domenica 8 dicembre 2019

Servizio video e articolo di Toscana TV sulla presentazione delle firme

Questo è il link per vedere il servizio di Toscana TV sulla presentazione delle firme per il Museo Etrusco.


Questo l'articolo di Claudio Vannacci, sempre di Toscana TV:

Sono oltre 1.300 le firme raccolte in cinque mesi per chiedere al Comune di Prato e alla Soprintendenza la creazione di un antiquarium a Villa Niccolini, in prossimità dell’area archeologica di Gonfienti.
Il punto sulla petizione online lanciata lo scorso agosto è stato fatto stamani, 7 dicembre, al teatro La Baracca a Casale. Tra i promotori infatti, c’è la nota drammaturga Maila Ermini. “Non ci fermiamo qui. La raccolta firme va avanti. Il 75% delle adesioni viene da Prato ma abbiamo registrato il sostegno anche di tanti non toscani. – spiega la regista – L’ipotesi di sistemare i reperti alla Tinaia di Rocca Strozzi di Campi Bisenzio, edificio che al momento è in attesa di essere restaurato, è sbagliata. Crediamo necessario che i reperti rimangano nel comune di Prato, perché la città non può essere privata di ciò che è stato ritrovato nel suo territorio”.
La richiesta trova forza anche nella recente decisione della Soprintendenza di riprendere gli scavi per la primavera del 2020. Cosa che dovrebbe aiutare a strappare dall’oblio quest’area, alle prese ogni giorno con un vicino di casa piuttosto ingombrante, l’Interporto della Toscana centrale.
“La nascita di un antiquarium in prossimità dell’area archeologica, a suo tempo già individuato in villa Niccolini, permetterebbe, come di prassi, la sistemazione, il restauro e la fruizione dei reperti in prossimità degli scavi. – prosegue Ermini – La nascita di questo museo, oltre a portare benefici culturali e turistici per la città, darebbero forza a quel progetto di Parco Archeologico tanto annunciato, ma in realtà ancora inesistente”.
L’ipotesi dell’assessore alla cultura Simone Mangani di sistemare al Pretorio i reperti archeologici è vista di buon occhio dall’architetto e professore Giuseppe Centauro, profondo conoscitore della materia e dell’area, ma come rafforzativo dell’antiquarium a Villa Niccolini: “In un museo civico deve essere rappresentata tutta la storia della città e quindi è giusto che ci sia un incipit del parco. E’ una possibilità che non esclude il resto. Tra l’altro con l’annunciata ripresa degli scavi aumenterà il numero dei reperti e di conseguenza sarà più che necessario avere in loco l’antiquarium”


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