martedì 19 ottobre 2010

Dico verde resta grigio

Secondo la classifica di Legambiente, Prato sarebbe al 16° posto per qualità ambientale.
Il verde è salvo?
Ma quelli che hanno fatto i rilevamenti ci sono stati a Prato?
Dicono gli amministratori che sono contenti!
Noi non siamo affatto contenti!
Il verde viene mangiato giorno per giorno a favore di macrolotti e capannoni che resteranno vuoti; impianti fotovoltaici ad alto impatto ambientale in quello che dovrebbe essere Il Parco della Piana (purissima realtà virtuale!, blaterio pasticciato di finto ambientalismo,  paravento quintessenziale!) nessun visibile incentivo ad attività che non siano industriali per i giovani; le piste ciclabili sono appena appena mantenute nel taglio dell'erba e non costantemente, ma nulla più, in certi punti, lungo i fossi, si può rischiare di cadere e fracassarsi, perché le paratie in legno sono lasciate a sé stesse...; impossibile girare in bicicletta in certe ore del giorno, per esempio nel tardo pomeriggio, senza rischiare la propria vita sotto una macchina di qualcuno che poi, siccome aveva fretta, ti ha messo sotto senza averti visto! Nessuna programmazione futura per una mobilità diversa, nemmeno dico un tentativo di sensibilizzazione pubblicitaria; anzi! ora si profilano tagli alla CAP, alle linee urbane e addio busse!
E come viene trattato il rifiuto? Cassonetti semiabbandonati, sudici, che attraggono abbandono abusivo di tutto!
E gli amministratori si dichiarano soddisfatti, quando non fanno niente niente per l'ambiente, nonostante le dichiarazioni preelettorali? Vi ricordate quanto si parlava di rifiuti zero? E tutti parlavano dei modelli delle città virtuose, Vedelago per esempio, si doveva andare tutti a Vedelago per capire come si sarebbe fatto a far scomparire in un lampo il rifiuto! E tutti, a destra e a sinistra, ci sarebbero andati, erano già pronti i busse!
Per non parlare dell'acqua, che vogliono spacciare per 'buona e bevibile".
Un baratro ambientale, un'autodistruzione programmata, una follia collettiva senza precedenti.

m.e.

1 commento:

Unknown ha detto...

Sono d'accordo con la tua analisi, Maila.
La posizione relativa in graduatoria lascia il tempo che trova: tranne poche eccezioni, i capoluoghi che hanno scalato posizioni, lo hanno fatto per un MINOR PEGGIORAMENTO rispetto ad altri, le cui "performance" sono crollate. Complessivamente, in termini assoluti, credo si dovrebbe accentuare il drammatico crollo delle condizioni di vivibilità, seppure di entità diversa per i vari centri e con qualche rara eccezione.

Samuele

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