martedì 5 ottobre 2010

Morire in un sottopasso a Prato

Stanotte un terribile nubifragio a Prato.
In via Ciulli, a Galciana, nel sottopasso della ferrovia, davanti al costruendo nuovo ospedale, sono morte tre donne cinesi in una automobile.
Forse, chissà, le donne sono state imprudenti; ma molto più probabilmente vi sono finite dentro perché non si rendevano conto, non sapevano della profondità del sottopasso stesso e pensavano di farcela, pensavano che l'acqua non fosse così tanta.
Sì, perché il sottopasso è molto profondo e forse è stato costruito male.
Forse chi lo percorre in macchina non se ne accorge, ma se lo fai in bicicletta lo capisci subito. E proprio stato costruito perché si riempia d'acqua appena piove un po' più forte.
Qualche mese fa ne parlavo con un signore che abita lì vicino. Non sono sufficienti gli scoli per l'acqua piovana, che poi si possono occludere; la pendenza della strada è fortissima, perché la strada sprofonda in brevissimo spazio, e tutta l'acqua che si accumula attorno vi va a finire dentro e con forza proprio per la pendenza.

Insomma: basta che piova un po' più intensamente, e la città di Prato si allaga, mettendo a rischio l'incolumità dei cittadini.
Per questo costruire l'impianto fotovoltaico alle Vanne, ovvero una zona ad alto rischio alluvione, quando ci sono tanti tetti di fabbriche a Prato, è sconsiderato, oltre a compromettere l'ambiente e imbruttirlo.
Vicino a dove stanno costruendo l'impianto fotovoltaico, via Ceserane,  è stata chiusa per allagamento.

Chiediamo all'amministrazione comunale di fare macchina indietro, di bloccare i lavori!

m.e.

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