mercoledì 27 ottobre 2010

La scuola stanca

I ragazzi occupano la scuola, e la preside gracchia che devono tornare sui banchi.
Il solito gracchiare di sempre, ricordo che anche a me (ah, bei tempi quelli in cui non avevamo paura di nulla) gracchiavano simili fesserie.
Mi risuona ancora la minaccia della prof di inglese (professoressa Batacchi, dove sei?), se non fossi rientrata in aula: - Maila, I put you zero on the 'registro'.
Solo pochi di noi, ricordo, prendevano a spunto l'occupazione per non studiare. Quello che volevamo era proprio studiare. Ma in modo da non avere tutti i giorni davanti il funerale di un sapere ammorbante e stanco, senza vitalità, creatività, senso critico. Con un passato falsato e un futuro inesistente.
I ragazzi occupanti assicurano che non è un nuovo Sessantotto, che loro vogliono soltanto combattere 'la Gelmini'.
Peccato. Bisognerebbe ambire a molto di più che a combattere questa signora, che non è altro che un 'mezzo', un semplice 'mezzo' per il, del potere, diciamolo proprio, reazionario.

m.e.

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