Non interessa a nessuno, non certo ai media osceni che ci ritroviamo, ma due giorni fa è morto un personaggio fondamentale del cinema italiano, morte simbolica in questo tempo in cui il cinema sta davvero morendo. Alfredo Bini, livornese, è stato un produttore scomodo, quello dei film di Pier Paolo Pasolini e di altri. Un produttore cinematografico che non si è arricchito, visto che qualche anno fa sono dovuti intervenire con il sostegno della legge Bacchelli.
Leggete questa intervista:
http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=33377&sez=HOME_CINEMA&npl=&desc_sez=
Che cosa pensa dell'attuale cinema italiano?
«Che 'un c'è..."
Di lui si può leggere il pamphlet Appunti per chi ha il dovere civile, professionale e politico di difendere il cinema italiano.
Che cosa pensa dell'attuale cinema italiano?
«Che 'un c'è..."
Di lui si può leggere il pamphlet Appunti per chi ha il dovere civile, professionale e politico di difendere il cinema italiano.
Insomma, roba d'altri tempi.
m.e.
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