mercoledì 6 ottobre 2010

Lutto no

Il sindaco di Prato dice che non ci sarà lutto cittadino per la morte delle tre donne cinesi.

E’ vero che Prato è sempre stata restia a certe manifestazioni, che i pratesi pure, tuttavia è un’occasione mancata di dialogo verso la comunità, e anche verso i pratesi, molti moltissimi dei quali sono colpiti dalla tragedia. Che poteva capitare a tutti, perché quel sottopasso è pericoloso, e anche senz'acqua.

E’ capitato a chi doveva andare a lavorare, preso in un ritmo forsennato di produzione.
E’ capitato a chi forse non conosce bene il territorio, e come si è visto un territorio devastato, dove, nonostante tutte le tragedie e i disastri, le alluvioni, si continua a costruire e a occupare!

Le dichiarazioni della comunità cinese, questa ‘guerra’ che qualcuno a caldo ha dichiarato ai pratesi per via del lutto mancato, sono da interpretarsi come reazione alla tragedia. Quello di cui abbiamo bisogno è un cambio di tendenza vero nei rapporti fra le varie  etnie, da parte di tutti,  in modo che certi personaggi e partiti in odore di razzismo siano messi al palo.

Quando il problema dell’immigrazione riguardava i meridionali, una quarantina d’anni fa, i pratesi ne dicevano di tutti i colori, anche se nessuno ora mostra di ricordarsene. L’integrazione sembrava impossibile. Ma i meridionali sono stati bravi, hanno invaso la città e se la sono presa.

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