Egregio Sindaco,
ho letto le Sue
parole introduttive al libretto informativo sulle manifestazioni natalizie.
Purtroppo l’invito
al senso di appartenenza alla comunità è un invito più che mai necessario da
far pervenire però agli assessori della giunta che Lei presiede, e ai
consiglieri comunali, insieme ai rappresentanti delle ormai inutili circoscrizioni.
Sono loro i primi a
non dimostrare appartenenza alla città e ai cittadini; sono loro a non superare
le ideologie e gli interessi particolari.
Infatti, tanto per
fare un esempio, allo spettacolo, così importante per Prato come altri che
abbiamo presentato al teatro da me fondato e diretto esattamente vent’anni fa, Cafiero Lucchesi, la cui vicenda Lei
sicuramente conoscerà, abbiamo visto solo il consigliere Aurelio Donzella, che
tra l’altro non fa parte della maggioranza e non è, come Lei, pratese doc e un rappresentante di circoscrizione, il signor Mario Barbacci.
Riguardo poi alle
parole dell’assessore alla cultura Beltrame che seguono le Sue nello stesso libretto,
rilevo in particolare la frase finale: “Perché la cultura è l’unica ricchezza
che nessuna crisi potrà mai portarci via”: frase di sicuro effetto, ma non vera, perché in realtà la prima cosa che la crisi
porta via è la cultura; a dimostrazione di questa
verità sta il fatto che quest’anno non abbiamo
ricevuto nemmeno un centesimo di sostegno dalle casse comunali, quindi di tutti noi, solo che Voi le gestite come vi pare e
ritenete, ed è questo che è diventata la politica, dare i soldi che pare a chi
comanda. (Per questo io preferisco chiamare quella che fate voi 'partitica', perché la politica in realtà è una nobile arte e va studiata e imparata a lungo e ci vuole talento e umanità, non può essere confusa con quello che fanno i partiti o anche con i partiti camuffati).
Ringrazio per aver
messo il programma del Teatro La Baracca insieme alle Circoscrizioni, nonostante
questo regalo sia stato un po’
strappato a forza di mie proteste seguite da una interrogazione comunale.
Forse il teatro ‘periurbano’ (definizione non mia) meritava di più
come regalo di anniversario per i suoi vent'anni, e anche le Sue parole, mi permetta, cadono nel
vuoto delle assenze di tutti coloro che Lei rappresenta a Palazzo Comunale da più di tre anni, e che si trovano là non per meriti propri o politici, ma per esservi stati condotti dai partiti stessi, come Lei.
Pubblico solo qui questa lettera; dopo quattro anni di sacrificio per tenerlo in vita, il blog è molto seguito e sicuramente qualcuno La informerà di questo scritto.
Cordialmente.
Maila Ermini
(Questo è lo scritto del Sindaco: "Cari pratesi anche
quest’anno ci avviciniamo al Natale con le grandi preoccupazioni portate dalla
crisi, ma non per questo dobbiamo pensare che non valga la pena impegnarci per
un futuro migliore, per la città. Sono convinto, e lo voglio ribadire, che
Prato abbia grandi risorse, idee, voglia di fare, generosità. Le festività di
Natale sono un momento molto importante dell’anno, non solo per chi ha fede.
Possono essere l’occasione di ritrovare fiducia e di fare qualcosa di buono per
Prato. Vi chiedo allora, se potete, di scegliere i negozi della città per
acquistare i vostri regali, di vivere la città, le sue piazze, i suoi spazi
culturali. Di condividere con gli altri il senso di appartenenza a una
comunità. E’ importante ritrovare questa coesione, che superi ideologie e
interessi particolari, che ci aiuti a sentirci meno soli di fronte ai problemi.
Nonostante le difficoltà finanziarie, grazie a un’attenta razionalizzazione dei
costi, anche quest’anno siamo riusciti a recuperare le risorse per creare
un’atmosfera più bella in centro e nelle periferie. Con la speranza che il
clima di festa consenta a tutti di trascorrere il Natale con la maggiore
serenità possibile e di iniziare con più speranza l’anno che verrà.
Roberto Cenni Sindaco di Prato")