martedì 4 dicembre 2012

Egregio Sindaco


Egregio Sindaco,
ho letto le Sue parole introduttive al libretto informativo sulle manifestazioni natalizie.
Purtroppo l’invito al senso di appartenenza alla comunità è un invito più che mai necessario da far pervenire però agli assessori della giunta che Lei presiede,  e ai consiglieri comunali, insieme ai rappresentanti delle ormai inutili circoscrizioni.
Sono loro i primi a non dimostrare appartenenza alla città e ai cittadini; sono loro a non superare le ideologie e gli interessi particolari.
Infatti, tanto per fare un esempio, allo spettacolo, così importante per Prato come altri che abbiamo presentato al teatro da me fondato e diretto esattamente vent’anni fa, Cafiero Lucchesi, la cui vicenda Lei sicuramente conoscerà, abbiamo visto solo il consigliere Aurelio Donzella, che tra l’altro non fa parte della maggioranza e non è, come Lei, pratese doc e un rappresentante di circoscrizione, il signor Mario Barbacci.

Riguardo poi alle parole dell’assessore alla cultura Beltrame che seguono le Sue nello stesso libretto, rilevo in particolare la frase finale: “Perché la cultura è l’unica ricchezza che nessuna crisi potrà mai portarci via”: frase di sicuro effetto, ma non vera, perché in realtà la prima cosa che la crisi porta  via è la cultura; a dimostrazione di questa verità sta il fatto che quest’anno non abbiamo ricevuto nemmeno un centesimo di sostegno dalle casse comunali, quindi di tutti noi, solo che Voi le gestite come vi pare e ritenete, ed è questo che è diventata la politica, dare i soldi che pare a chi comanda. (Per questo io preferisco chiamare quella che fate voi 'partitica', perché la politica in realtà è una nobile arte e va studiata e imparata a lungo e ci vuole talento e umanità, non può essere confusa con quello che fanno i partiti o anche con i partiti camuffati).

Ringrazio per aver messo il programma del Teatro La Baracca insieme alle Circoscrizioni, nonostante questo regalo  sia stato un po’ strappato a forza di mie proteste seguite da una interrogazione comunale.
Forse il  teatro ‘periurbano’ (definizione non mia) meritava di più come regalo di anniversario per i suoi vent'anni, e anche le Sue parole, mi permetta, cadono nel vuoto delle assenze di tutti coloro che Lei rappresenta a Palazzo Comunale da più di tre anni, e che si trovano là non per meriti propri o politici, ma per esservi stati condotti dai partiti stessi, come Lei.

Pubblico solo qui questa lettera; dopo quattro anni di sacrificio per tenerlo in vita, il blog è molto seguito e sicuramente qualcuno La informerà di questo scritto.

Cordialmente.
Maila Ermini


(Questo è lo scritto del Sindaco: "Cari pratesi anche quest’anno ci avviciniamo al Natale con le grandi preoccupazioni portate dalla crisi, ma non per questo dobbiamo pensare che non valga la pena impegnarci per un futuro migliore, per la città. Sono convinto, e lo voglio ribadire, che Prato abbia grandi risorse, idee, voglia di fare, generosità. Le festività di Natale sono un momento molto importante dell’anno, non solo per chi ha fede. Possono essere l’occasione di ritrovare fiducia e di fare qualcosa di buono per Prato. Vi chiedo allora, se potete, di scegliere i negozi della città per acquistare i vostri regali, di vivere la città, le sue piazze, i suoi spazi culturali. Di condividere con gli altri il senso di appartenenza a una comunità. E’ importante ritrovare questa coesione, che superi ideologie e interessi particolari, che ci aiuti a sentirci meno soli di fronte ai problemi. Nonostante le difficoltà finanziarie, grazie a un’attenta razionalizzazione dei costi, anche quest’anno siamo riusciti a recuperare le risorse per creare un’atmosfera più bella in centro e nelle periferie. Con la speranza che il clima di festa consenta a tutti di trascorrere il Natale con la maggiore serenità possibile e di iniziare con più speranza l’anno che verrà.
Roberto Cenni  Sindaco di Prato")

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