lunedì 9 settembre 2013

Il Teatro La Baracca farà parte del 'Circuito delle Resistenze Teatrali Toscane'

Com'è noto a chi frequenta questo blog, la Regione Toscana, in particolare l'ufficio spettacolo (con a capo Ilaria Fabbri ex ETI trombato e Gerardina Cardillo, ex presidente Met, ma prima anche assessore alla cultura della provincia, assessore alla P.I del Comune e assessore dello Sport in tempi distinti, poi tornata ostetrica forse per qualche giorno all'ospedale di Prato, poi passata all'ufficio cultura dell'ente regionale , insieme ad una commissione di cosiddetti 'esperti' anch'essi tutti dell'establishment teatrale o universitario o post ETI trombato), ha negato l'accesso al Teatro La Baracca di far parte del Circuito del Teatro delle Residenze, insieme ad altri teatri e compagnie, per la totalità dodici compagnie trombate per almeno tre anni.

Però almeno il teatro La Baracca trombato ha vinto il premo delle 'resistenze' teatrali, tanto che a destra e a sinistra tutti dicono 'resistete, eh, mi raccomando'; non mi posso voltare che sento dire da eminenti autorità: 'eh, resistete, mi raccomando' e così via.

E tra un resistere oggi, un resistere domani e doman l'altro, ecco che ci è finalmente arrivato il premio del 'teatro delle resistenze teatrali toscane', di cui ora finalmente ci fregiamo di far parte.

Naturalmente è un premio dove non si becca un euro, contrariamente a certe compagnie che invece si beccano tipo quasi duecentomila euro in tre anni...(N.d.R. come mi corregge un lettore in realtà all'anno)...ma così è in questa regione, più piccolo sei più piccolo devi diventare per loro; più povero sei, meglio è, soprattutto se fai un teatro che parla e dice e significa...Altrimenti che resistenza è, scusa? Come ti puoi fregiare del titolo di 'teatro resistente'?

Comunque è già qualcosa,  aver vinto il premio significa far parte di un circuito importante, dove sempre ti fanno fare qualcosa per 'bambini', magari in qualche soffitta o in qualche circolaccio che tu, con la tua arte devi elevare, è questo il compito (altrimenti che resistenza è, scusa?), e prima dello spettacolo devi anche pulire lo spazio e mettere le sedie e togliere le cicche che i giocatori di carte buttano per terra, e se va bene ti danno trecento euro e ci devi anche pagare i contributi, perché si sa la Regione tutela gli operai e il lavoro, senza dubbio...Il circuito dei Teatri della Resistenze Teatrali già annovera presenze significative, soprattutto di artisti rompiscatole, che lo sono diventati magari perché non sono più graditi come un tempo, ci sono altri artisti da pompare...

Ma il nostro obbiettivo è quello di far parte del Circuito Teatrale degli Invincibili, ma ancora non è uscito il bando e quindi aspettiamo fiduciosi. Noi crediamo di avere tutte le caratteristiche per concorrere a questo bando.

Naturalmente avremo dalla nostra tanti giovani giornalisti e critici e liberi pensatori che, invece di appoggiare lo stabilimento dell'establishment e assessori o deputati dello stabilimento, per cui si sono subito rifiutati di scrivere gli osanna o i comunicati stampa, scrivono tanto bene di noi e delle nostre opere, e fanno di tutto per aiutarci e non infangarci.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Maila, sbagli: alle compagnie piu' titolate vanno quasi duecentomila euro ALL'ANNO, non in tre anni.
Ma non sbagli su tutto il resto.
Hanno gia' cominciato a scrivere i giovani, brillanti giornalisti, a riguardo. E i giocatori dei circolarci fumano un po' di piu' per rendere il tuo resoconto il piu' veritiero possibile. Il bando e' stato istituito anche in altre regioni italiane e sento dire dai colleghi che c'e' un fermento di rinnovamento. Se ne sente l'odore sin qui. E' che in Italia si e' troppo impegnati con altri dissesti e corruzioni e non si ha tempo di badare a quelli del teatro: in fondo, poca cosa, no? anche se e' specchio sufficiente a inquadrare bene porcatelle locali e nazionali.

Anonimo Veneziano.

Anonimo ha detto...

Un bellissimo articolo.

S.L.

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