Mentre al Pecci si stanno licenziando dipendenti, e non si sa ancora, dopo anni e anni di non-sense artistico, il senso, non si conosce la strada di quel museo - eppure si amplia e si costruisce il nuovo con la benedizione degli architetti costruttori - , ecco l'ultima trovata del nostro sindaco: "Contemporanea", mega manifestazione artistica che coinvolgerà, sembra, tutta la città. Mi chiedo con quali soldi si debba svolgere questa contemporaneità.
Con questa marketing-contemporaneità pre-elettorale il sindaco sembra voler cancellare il passato e quello che non è stato fatto in questi anni.
(Tra l'altro usa un titolo di un'altra 'Contemporanea' teatrale, ed evidentemente la cancella o la ingloba, chissà).
Da Il Tirreno
Cenni lancia “Contemporanea” e non rinuncia alla Torre del vento
Prato, la manifestazione che spazierà dalla musica al teatro, dalle arti visive all’economia, sarà anticipata a febbraio. Nessun passo indietro sul monumento di Karavan"PRATO. Non a maggio, ma a febbraio apre “Prato Contemporanea”, coinvolgendo tutta la città con eventi per tutto l’anno. Il programma è tutto da stilare, siamo solo alla quarta riunione fra tutti gli enti coinvolti dal sindaco Roberto Cenni: Centro Pecci, Museo civico, Museo del tessuto, i vari Musei diocesani, Metastasio, Magnolfi, Officina giovani, Camera di commercio, Prato futura, Ordine degli architetti e degli ingegneri, Fondazione CariPrato, Confartigianato, Unione industriale, ma saranno possibili adesioni “in progress”.
La contemporaneità di Prato non sarà quindi solo per le arti visive, ma anche nella musica, nel teatro, perfino nell’enogastronomia, ma soprattutto in campo economico con una serie di eventi con partecipazioni qualificate. Nel frattempo cambierà anche l’aspetto “esterno” della nostra città col trasferimento e la ricollocazione in spazi più idonei delle istallazioni del Pecci, come la “Mezza luna” di Mauro Staccioli e la Colonna spezzata dei Poirer.
Il sindaco conferma anche la Torre al vento di Dani Karavan, «visibile soprattutto di notte», ricordando a questo proposito che le antenne sulla collina di Poggio Castiglioni sono molto più alte, così come la zona è degradata da rifiuti e da ruderi abbandonati «di cui finora stranamente nessuno si era preoccupato».
Riguardo alle ripetute presenze del critico Vittorio Sgarbi nella nostra città, Cenni non esclude un suo possibile coinvolgimento in “Prato Contemporanea”, mentre la vitalità culturale di Prato desta interesse in altre realtà vicine e lontane dato che il sindaco nei giorni scorsi ha incontrato i responsabili del Museo dell’Opera di Santa Croce di Firenze, così come per la prossima apertura del Museo del Novecento del Comune di Firenze è stata chiesta la collaborazione del Centro Pecci per quanto riguarda il contemporaneo. Infine il sindaco sta lavorando per allestire una grande mostra sulle collezioni del Museo civico e di Palazzo degli Alberti di proprietà della Popolare di Vicenza."
P.S. Riguardo alle assunzioni al Pecci, il sindaco dichiara che non ci saranno più assunzioni clientelari. Bene: tuttavia mi sembra che ancora questo problema NON sia stato risolto, certamente non nel campo in cui opero io, il teatro.
(Comunicato del Comune) Pecci, no alle clientele e ai vecchi metodi di selezione
P.S. Riguardo alle assunzioni al Pecci, il sindaco dichiara che non ci saranno più assunzioni clientelari. Bene: tuttavia mi sembra che ancora questo problema NON sia stato risolto, certamente non nel campo in cui opero io, il teatro.
(Comunicato del Comune) Pecci, no alle clientele e ai vecchi metodi di selezione
Cenni: "Il Pecci esercita il proprio ruolo da anni. Entusiasti della sfida della Regione"
In merito al bando per il nuovo direttore del Centro per l'Arte Contemporanea "Luigi Pecci", il sindaco Roberto Cenni afferma quanto segue:
"Il Centro Pecci, contrariamente a quanto apparso su alcuni organi di stampa, non deve ritrovare un ruolo perché lo esercita da molti anni. Un Centro che si è dimostrato entusiasta di fronte alla sfida lanciata dalla Regione Toscana di trasformare il Museo in un vero e proprio centro per l'arte contemporanea. Da parte nostra, per ovviare ad un sistema che privilegiasse l'assunzione di amici degli amici abbiamo deciso di presentarci con un bando per il nuovo direttore aperto alla ricerca di specifiche e alte professionalità. Un direttore che avrà la possibilità di incidere sulle scelte future del Centro, che troverà terreno fertile e apertura verso idee innovative e certamente non mancheranno i mezzi per la realizzazione degli obiettivi che il Centro si porrà. Inoltre, di fronte a funzioni ampliate, sarà più facile per il Centro Pecci individuare e reperire risorse per il conseguimento di tali obiettivi. Ciò che più conta per questa Amministrazione è la garanzia di accesso a questo come ad ogni altro bando pubblico per chi intenda cimentarsi in questa attività. No agli amici degli amici o qualsiasi genere di clientela. Ad oggi sono state numerose le manifestazioni di interesse per questo bando ed è presto per dire se queste si trasformeranno o meno nella presentazione di curricula. Di certo rimarremmo sorpresi se di fronte ad una tale apertura da parte di un ente di questa portata si avesse nostalgia di vecchi metodi di selezione".
1 commento:
Perche' non aggiungere anche la Croce Rossa e la Protezione Civile?
Farebbe tanto colore e le idee non mancherebbero...
Ma si puo' ovviare includendo le Misericordie e l'Arci, tanto per rimanere nelle pastette locali.
Cenni, un uomo dalle mille idee!
Fiele da Clitognacci
Posta un commento