martedì 12 novembre 2013

Tangenti anche nella cultura

Comincia a venire fuori, ma solo grazie a un imprenditore e non certo grazie ad operatori culturali o intellettuali, lo smazzettamento in ambito culturale.

E' stato arrestato l'assessore alla cultura della Regione Abruzzo, De Fanis, che per organizzare cultura pretendeva tangenti.

Altrove non sono così pasticcioni e 'lavorano' meglio. Non chiedono tangenti così sfacciatamente.
In altre Regioni, piuttosto che ai singoli politici, i soldi dati alla cultura ritornano in gran parte indietro alla politica per finanziare la partitica, o creare consenso.
Il meccanismo è difficile da intercettare, anche perché artisti e 'intellettuali' tacciono sulle enormi ingiustizie che si verificano con i finanziamenti, a nessuno dei foraggiati conviene. O parlano quando sono toccati, magari dalla chiusura di uno spazio off, quando fino al giorno prima erano pappa e ciccia col potere.
Ma i lamenti e le proteste, piccola cosa anche se qua e là possono verificarsi, non intaccano un sistema ormai rodato da quasi quarant'anni di 'onorato servizio'.
Insomma, i soldi alla cultura servono in gran parte - a parte qualche spicciolino - per interessi di partito, creazione del consenso o per interessi privati (e  comunque anche i singoli corrotti in parte devone dare una parte di tangente intascata al partito di appartenenza).


Dal SOLE 24ORE di oggi:
È stato arrestato stamattina in provincia di Chieti l'assessore regionale alla Cultura Luigi De Fanis. Raggiunti dal provvedimento anche la sua segretaria particolare, il direttore dell'Agenzia regionale del turismo di Sulmona e Alto Sangro e il presidente di una onlus del vastese. I reati contestati sono concussione, truffa aggravata e peculato. L'indagine è partita dalla denuncia di un imprenditore che ha segnalato le continue richieste di denaro ricevute dall'assessore De Fanis in cambio della erogazione di fondi regionali per l'organizzazione di manifestazioni culturali. In particolare gli accertamenti si sono concentrati sull'erogazione di fondi regionali destinati all'organizzazione degli eventi celebrativi dell'anniversario dei 150 anni della nascita di Gabriele d'Annunzio. Nel corso delle attività sono emerse anche ipotesi di peculato d'uso di beni e risorse della Regione Abruzzo per interessi privati.


L'assessore, eletto alla Regione nelle liste del centrodestra, avrebbe chiesto tangenti per l' organizzazione del concorso internazionale di musiche da film "Mario Nascimbene Award" e per un evento al Salone del Libro di Torino, manifestazioni nell'ambito delle celebrazioni dei 150 anni della nascita di Gabriele D'Annunzio. L'importo dei fondi regionali sarebbe stato di circa 40 mila euro e la richiesta di tangente sarebbe stata del 10 per cento.
Delle quattro misure cautelari messe in atto dal Corpo Forestale dello Stato, due sono arresti domiciliari e due obblighi di dimora. Perquisizioni sono in corso a Sulmona e all'assessorato alla Cultura a Pescara.



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