Lo chiamano 'tempietto' crematorio, eufemisticamente, per non ricordare altri tristi forni.
In Inghilterra abitai per un certo periodo davanti a un forno crematorio, che in quella terra si trovano all'interno delle città. All'inizio pensavo che fosse un parco, come un parco della rimembranza dove si potesse andare a passeggiare e a leggere, poi capii e mi confermarono che si trattava di un tempietto crematorio.
L'odore acre era costante, anche da lontano. Fu insostenibile per me restare là.
Si tratta di un inceneritore vero e proprio, altroché.
Credo che non potrebbe essere costruito alla Chiesanuova, in pianura; e non tanto per un fatto di mentalità nei confronti dei morti, per la vicinanza a una scuola eccetera, ma proprio per quell'odore intenso che ricordo perfettamente, che in certi giorni staziona in zona come un macigno.
C'è qualcosa di 'commerciale spinto' in questo sposare questa giusta opinione di molti di far cremare il proprio corpo, da indurmi a cambiare idea per quanto mi riguarda.
Il tempietto crematorio, ' con parcheggio e parco' come vogliono fare a Prato, è proprio nello stile della terra di Albione.
Noi arriviamo sempre tardi, e male.
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