lunedì 18 novembre 2013

Un "Cafiero Lucchesi" da scandalo

Torno su "Cafiero Lucchesi" perché abbiamo vissuto due repliche particolari, una differente dall'altra rispetto al pubblico. Lo spettacolo è stato più 'sentito', forse anche perché ho deciso di non fare dibattito, e il pubblico non se ne andava, era agitato e in grande difficoltà, soprattutto ieri sera.
Ieri sera, in particolare, lo spettacolo ha dato scandalo a chi non era abituato a certo tipo di teatro e ha sollecitato il dibattito. Sono uscita dal camerino solo per rispondere ad alcune domande sul testo e sulla regia. Alcune anche potevano sembrare banali, ma davano l'idea dello smarrimento.
Il pubblico è stato scandalizzato dallo stare con gli attori, dalla cifra interpretativa, dal tema, ma soprattutto dalla regia.
Trascrivo due commenti.
Puntualizzo che piuttosto che a Zingaretti, Gianfelice incredibilmente è sosia del vero Cafiero Lucchesi.


Cara Maila,

ieri sera eravamo con te e Gianfelice sulla scena di Cafiero Lucchesi, grazie all'idea-trovata di inserire, per così dire, anche il pubblico nella scenografia. Ed è con un pizzico di sussiego che, in quanto pubblico, rivendico la capacità di autodisciplina di quest'ultimo: attento e silenzioso, concentratissimo e partecipe, di sicuro perché travolto dalla vostra capacità di coinvolgimento emotivo.
Che dire di voi due? Sempre più bravi, sempre più affiatati: Gianfelice (a proposito, mi è sembrato  "montalbanizzato", in virtù di una somiglianza con Zingaretti che non avevo notato) così sintonizzato sulla tua stessa lunghezza d'onda da assecondarti in ogni passaggio (credo che, se tu... avessi sbagliato una battuta, lui ti avrebbe retto il gioco...), tu sempre più veloce nel cambiare pelle; entrambi sempre più convincenti in ogni ruolo.
Fate quasi venire in mente le personalità multiple! Bravi davvero.Più che bravi.
Andrea ha apprezzato tantissimo. Volevo dirtelo.
Avremmo molto gradito il dibattito, per inondarvi di domande, perché sì, lo spettacolo fa pensare e induce alla riflessione e... alla condivisione della riflessione.
Grazie per avermi fatto chiamare per venire ad assistere al tuo spettacolo.
Un abbraccio e a presto.

R.Cavaliere


Maila,
non vorrei sembrarti retorica, ma siamo rimasti davvero incantati dal vostro spettacolo, che ci ha coinvolto in modo profondo sia per il tema, sia per la recitazione fortissima e carica di passione, anche l'allestimento scenico oscuro molto suggestivo e giusto.
 Tema storico-politico-sociale-esistenziale, Cafiero Lucchesi mi ha parlato da vicino di una ferita profonda della coscienza storica occidentale, legata al fallimento storico della giustizia politica, storica, esistenziale. un fallimento  che scava nell'abisso della mancanza di speranza  e giustizia profonda per quanto riguarda la vita di Cafiero e dunque per tutti perché non possiamo non sentirci parte dell'eredità tragica storica e politica anche della storia di questo pratese, perseguitato dal potere inteso come dittatura e come mostruosità.
Credo che uno spettacolo così andrebbe promosso come un contributo importante per la cultura e soprattutto per l'educazione delle nuove generazioni, che hanno bisogno da un punto di vista pedagogico di comprendere la complessità della storia anche e soprattutto attraverso la raffinatezza del teatro e interrogarsi così meglio, in modo autentico e anche emotivo, partendo dal sentire e capire la Storia attraverso le piccole storie, che dicono molto, più di quello che si possa immaginare.
Grazie a te e a Gianfelice,
Sylva

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