Ieri sera, di ritorno a Prato da una breve tournée, sono passata davanti al Centro di Arti Visive, la cui associazione ha ricevuto dal Comune la incredibile cifra di 35.000 Euro (mentre altre associazioni non prendono nulla o quasi eccetera eccetera, per cui è nata la polemica).
Il Centro era chiuso, erano rimasti alcuni giovani e alcuni 'vecchi' a parlare davanti alle vetrine di quella che una volta era un famoso negozio di abbigliamento.
Ho pensato che forse mi sono dimenticata di dire, nei post precedenti, che a dividere quella torta di soldi ero stata chiamata a suo tempo anch'io (e con me il Teatro La Baracca) con la richiesta di un allestimento dello spettacolo Cenneide, ma ho rifiutato.
Mi è sembrato da subito un atto propagandistico troppo smaccato a favore del sindaco Cenni, e in generale della solita fuffa politica consortile cittadina (i gattopardi), nonostante tutto sia stato confezionato e ammantato da buonissime intenzioni: rivalutazione del centro storico, valorizzazione dell'arte e degli artisti, il dare in comodato gli spazi vuoti del centro eccetera.
Tutto l'affaire è lontanissimo dal mio gusto e dal mio sentire, dal mio modo di fare teatro in senso assoluto.
Tutto l'affaire è lontanissimo dal mio gusto e dal mio sentire, dal mio modo di fare teatro in senso assoluto.
E mi sono vivamente rallegrata di aver perso quei soldi.
1 commento:
Cara Maila,
ha fatto bene a precisare, perché qualcuno, qualche giorno fa, ha scritto contro di te queste parole, che io reputo offensive, tu avresti protestato per questa elargizione per invidia. E' chiaro che vogliono screditarti:
"Scontate pure le acide critiche di qualche blog alimentare e roso dall'invidia di non poter partecipare pur'esso alle divisioni di soldi pubblici".
Leggi, leggi:
http://liberamenteprato.blogspot.it/2013/12/tuttidacalamai-35000-motivi.html
Un caro saluto,
Lucia
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