Lo annunciano, e qualcosa dovranno pur fare, se vogliono combattere Grillo nel suo stesso campo.
Il fatto che aboliscano il finanziamento ai partiti è senz'altro positivo, sulla carta, e non solo pensando a chi potrebbe ricevere quei soldi che invece ricevono i partiti. Gli ospedali, la scuola, la ricerca, la cultura...
Tuttavia sarà soltanto un cumulo di belle parole.
Il sistema monopolistico organizzato da decenni e decenni dai partiti nelle singole regioni, città è talmente oppressivo e rigido, perché deve servire a mantenere quella che si chiama la casta, che è difficile pensare che rinunceranno a tutti i privilegi del loro potere.
A farci sentire SUDDITI.
L'ho detto e lo ripeto: lo vedo talmente forte nel mio lavoro, così schiacciante e soffocante.
E le proteste di questi giorni, lo dicono: non le possono liquidare solo col fatto che ci sono infiltrati della Destra nei forconi! Ma certo, è sicuro! Ma non si può sminuire lo strozzamento e l'avvilimento a cui siamo sottoposti.
E' lo stesso governo e il suo fare che autorizza certi torbidi movimenti; e poi, proprio loro che li causano, rinfacciano ai 'forconi' di non voler pagare le tasse o di protestare per non perdere il loro benessere...Quelli che muovono queste accuse sono anche gli stessi che spesso sono interessati a mantenere lo status quo. Quelli che qualche decennio fa, da giovani, si trovavano magari nelle fila della estrema Destra o estrema Sinistra, diversi dei quali si sono infilati dentro il loro posticino sicuro.
Li ricordo, ancora dominavano quelli di Lotta Continua, Servire il Popolo eccetera, o altri a Destra (anche se allora erano minoritari, contrariamente a oggi), quando io cominciai a frequentare l'Università Fiorentina. Quelli che avevano buttato fuori i professori giù dalle aule. Ne vidi uno buttato fuori dall'università a calci nel c...
E ora questi qua, dal caldo delle loro seggioline, sospettano della protesta dei forconi eccetera.
Sì, quelle scritte di lettera fascista, le riconosciamo bene, non mi piacciono per niente!, ma non si può liquidare tutto così, è sospetto anche questo.
Li ricordo, ancora dominavano quelli di Lotta Continua, Servire il Popolo eccetera, o altri a Destra (anche se allora erano minoritari, contrariamente a oggi), quando io cominciai a frequentare l'Università Fiorentina. Quelli che avevano buttato fuori i professori giù dalle aule. Ne vidi uno buttato fuori dall'università a calci nel c...
E ora questi qua, dal caldo delle loro seggioline, sospettano della protesta dei forconi eccetera.
Sì, quelle scritte di lettera fascista, le riconosciamo bene, non mi piacciono per niente!, ma non si può liquidare tutto così, è sospetto anche questo.
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Com'è possibile essere ottimisti quando la Regione Toscana -così ligia a Roma (faccio il mio solito esempio ed è giusto così) ha negato un aiuto a un teatro piccolo ma tenace e creativo che vive da più di vent'anni come il mio, che mi sono costruita con le mie mani - e tutto con materiali riciclati, tutto eccetto quello che doveva essere a norma - ma ce ne sono altri, di teatri in Toscana e di compagnie che sono stati spazzate via di netto, per dar forza e sostegno a quelli altri potenti ( magari avevano dei deficit da sanare per le loro spese pazze o le loro fallimentari gestioni?) e più compiacenti al signor Rossi e compagnia?
Com'è possibile pensare a giustizie quando le ingiustizie le viviamo tutti i giorni?
La Fondazione Toscana Spettacolo ci nega di entrare nella programmazione, quasi ci sputa in faccia, e così gli altri teatri importanti, come il Metastasio, e chi gestisce questi enti, li gestisce come se fosse casa sua, come se i soldi fossero soldi propri - un po' come la Soprintendenza Fiorentina gestisce l'oblio sulla area archeologiche (vero signor Rossi che vuoi comprare l'area archeologica di Gonfienti per buttarci una tonnellata di oblio?) e non si vergognano di ingiustizie colossali, non si rendono conto e non vogliono rendersi conto, hanno tutti la faccia come il c...: come possiamo pensare che questa trovata di Letta non sia grillesca, un affaire politico di facciata?
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In questo periodo lavoro molto, ma con tutti spettacoli, a parte qualche rarissima eccezione, si va sottocosto. Non si lavora a nero, però a teatro si fanno tutti i lavori: dal sarto al tecnico audio-luci e scenotecnico (per cui ogni tanto vai in scena con la mano fasciata), eccetera.
Questoo non va solo a detrimento del guadagno, ma anche della creatività. D'altronde se fai uno spettacolo diverso, non te lo prendono. E' la terza volta che mando a Luconi Massimo la scheda su Cafiero Lucchesi. L'ultima volta non m'ha nemmeno risposto! Mi sembra giusto. Cosa rompo i c.....a fare? Umberto Cecchi, presidente, l'ho incontrato una volta e il risultato è stato quello di fare i Concubini al Magnolfi in concomitanza con l'inizio di uno spettacolo di un gruppo di giovanissimi, abbiamo dovuto fare insomma un po' corsa...Un'ansia assoluta, poveri ragazzi. Di Magelli non parlo; dopo essere stato una volta alla Baracca, si è arrabbiato con me, perché ho detto che i soldi per il teatro ragazzi li davano soltanto e sempre agli stessi. Il teatro ragazzi a Prato è affaire del Met, e quello che ho fatto io - non so gli altri - per il Comune e Circoscrizioni è stato sottocosto, se non raramente (quando è andato di lusso, ma di lusso, uno spettacolo con più attori me l'hanno pagato 1000 euro!).
Io ho potuto fare gli spettacoli su Prato solo perché avevo un fazzolettino di spazio (quello che qualche simpaticone definisce 'bomboniera', ma ha idee confuse sulle bomboniere), perché il progetto sugli spettacoli della storia di Prato mi fu bocciato!
Vedi quello sui Celestini. Vedi i Concubini di Prato (Mauro Bellandi e Lorianza Nunziati). Vedi Cafiero Lucchesi. Vedi quella su Gaetano Bresci (Gaetanina Bresci). Vedi quello sui Martiri di Figline (Laqua). Vedi quello sugli Etruschi (Laris Pulenas). E tutti gli altri che ora non ricordo.
Vedi Pratopezza (che il Museo del Tessuto non hai mai ospitato, ARTISTA NON GRADITA!). Per citare solo quelli che riguardano Prato.
D'altronde non devono esistere che pochi teatri controllati dall'alto?
Invece qualche anno fa, avevo una compagnia di sette elementi. Sì, anche allora si faceva gli attori e tecnici, ma era del tutto diverso.
Guadagnavo ugualmente poco, pagavo le tasse, ma era tutto diverso nelle condizioni di lavoro. (Anche se il monopolio culturale ci opprimeva uguale lo stesso, e infatti, nel 1999 scrissi il "Manifesto contro il monopolio della cultura"...: http://primaveradiprato.blogspot.it/2009/11/un-manifesto-ancora-valido.html).
1 commento:
Voglio ringraziarti per il contributo alla verità che tu dai riguardo al teatro italiano e in generale alla cultura.
Grazie.
Lucia
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