mercoledì 4 dicembre 2013

Le donne e la matematica

Oggi le donne hanno due scelte ben precise.
O diventano come gli uomini, e quindi devono fare i loro percorsi, anche se arrivano sempre seconde, devono praticare la scienza - il pensiero, la ragione strumentale - oppure devono essere bambo-mammoline. E tutte uguali.

Le donne non sono brave in matematica. (Così è risultato da un ennesimo studio).

Ecco la frase che ci siamo sentite ripetere da sempre. Le donne non sono adatte, eccetera.

Oggi devono mettersi in riga e se non vogliono essere messe fuori dal giro, devono cambiare.

Donne, diventate brave in matematica, ma solo per diventare ragioniere e scienziate (quelle che ci sono, sono ancora poche), siate utili all'industria e al profitto, altrimenti sarete delle schiappe - se non siete BONE -; in quel caso dovrete fare un'altra carriera, essere 'utili' in altro modo, ma anche sempre all'industria che deve vendere con e per i vostri corpi.

Oppure, e va sempre bene perché sarete compratrici, partorite i vostri bambini-compratori del futuro.

Sono sempre e ancora loro, gli uomini, che ci dicono cosa dobbiamo fare.

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