domenica 11 maggio 2014

Programma Lista Prato con Cenni

Non ho trovato un altro programma della Lista Prato per Cenni che questo sopra.
Così come appare, diviso in quattro punti programmatici a effetto, risulta ridottissimo e superficiale, soprattutto se si confronta a quello di altre liste.
Nella sua forma assomiglia a quello di Città Forte, ma questo ha un carattere più politico (tra l'altro prevedeva un piccola premessa ideologica), quella più pratico. Almeno apparentemente.
Vi si riconoscono i cavalli di battaglia del Sindaco,  alcuni erano presenti anche nella precedente tornata elettorale, il "Prato prima di tutto" e  il rilancio del cardato rigenerato. E' scomparsa Gonfienti; al suo posto sono state inserite Le Cascine di Tavola.
Senza tema di impopolarità insiste sul raddoppio della declassata, che si intende con il viadotto, anche se non è scritto.

La cultura appartiene all'economia ed è confusa con il Turismo, ma la confusione non è certo una novità, né appartiene solo a Cenni; è condivisa praticamente da tutti gli schieramenti politici, e in modo aberrante e acritico.

Nessuno per esempio, e dico NESSUNO, parla della cultura in termini di elaborazione creativa dell'essere umano (di fatto impedita), o come progettazione di un'altra città, né tantomeno in termini di come in nome della cultura ci si spartisca in realtà potere e soldi, oltre a controllare, sempre in suo nome, persone e territorio, come avviene notoriamente in Toscana, a tutti i livelli.

Torna la polemica contro l'aeroporto, anch'essa praticamente condivisa da molti, così come l'idea tipica della Destra della 'sicurezza', per cui si prevede un aumento del presidio statale (militare?) sul territorio e la lotta contro l'illegalità cinese (non si parla di altra illegalità, però).

Nel suo complesso il programma qui presentato è del tutto insufficiente; né è detto come si realizzeranno questi punti eccetera.

Manca una idea di mobilità alternativa cittadina, che è essenziale un ambiente meno inquinato; manca il concetto del consumo del territorio e un accenno alle politiche sociali e di integrazione. Nessuna menzione delle periferie.
Dal volantino non risulta una visione complessiva o nuova della città.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Anche qui sarebbe auspicabile spiegare COME si faranno molte cose .Le buone intenzioni sono insufficienti se si chiede un voto ai cittadini.

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