In un colpo, con il nostro bel lapissino, abbiamo spazzato via tutte le minoranze. Tutti quelli che ce l'avevano messa tutta.
Riccardo Bini e Mario Tognocchi che si erano anche imbavagliati.
Gli Indipendenti per Prato con il buon ingegnere Bonini. Gisberto Gallucci, con i suoi Umanisti.
Tutti spazzati via. Nessuno di loro è passato.
Qui, ma anche altrove, la minoranza è disintegrata.
Qui, ma anche altrove, la minoranza è disintegrata.
Si è accentuata la tendenza che si notava nella scorsa passata elettorale: le minoranze sempre più minoranze.
Non visibili, non considerate, non sostenute da una informazione corretta e plurale.
Insomma, il sistema diventa sempre più sistema. E tutte le energie che sono state messe per la campagna elettorale risultano nulle.
Si chiama dittatura della maggioranza e già Toqueville ne aveva scritto.
Lui pensava però che ci fossero come anticorpi che potessero contrastare questa dittatura democratica, che i cittadini si potessero riunire liberamente in associazioni.
Ma purtroppo vediamo che le associazioni sono espressione e gestite e finanziate da questa stessa maggioranza dittatoriale e quindi al momento gli anticorpi non ci sono.
Alla fine poi i cittadini si lamenteranno di questa stessa dittatura di cui sono la causa. Ma la maggioranza, che dispone di tutti i mezzi di persuasione e delle chiavi del sistema, saprà gabbarci un'altra volta.
1 commento:
Concordo, Maila!
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