mercoledì 29 settembre 2010

Cara scuola (Verdi)

Alla mia età sono ancora una allieva. Secondo l’insegnamento di Seneca non ci si deve vergognare.
Frequento la scuola comunale di musica Verdi di Prato, da un po’ di tempo ormai.
Stamani mi chiamano per confermare data e orario e mi informano che - signora Ermini ha ragione! -
quest’anno le tariffe sono molto, troppo aumentate. Anche perché sono passata di livello e quindi...
Quando riattacco, faccio i miei conti e penso che forse dovrò abbandonarla.

La giunta comunale, con delibera appropriata (DGC 91/2010), non s’è vergognata di aumentare i costi, senza dare in cambio niente di nuovo.

Un corso intero può arrivare alla cifra di settecento euro, dipende poi dai corsi che si seguono. Quest'anno per me era previsto anche lo studio di armonia complementare...

Converrà seguire questa scuola o sarà meglio dirottarsi da qualche altra parte?

La cosa incredibile è il fatto che gli allievi non sono diminuiti, bensì aumentati di numero: dunque c'era veramente bisogno di alzare così tanto le tariffe e all'ultimo momento, dopo l'iscrizione, comunicarlo?

Sto pensando a tutti quei genitori che mandano a quella scuola i loro figli...Un tempo la caratteristica di una scuola comunale era la sua accessibilità economica. Tutto questo è cambiato, chi vuole formarsi in qualche modo deve pagare. E’ proprio questa la filosofia culturale vincente, che segue l'esempio statunitense. Alla Ronald Reagan.

Complimenti a tutti, assessori e Sindaco.
Grazie a tutti voi per aiutare a crescere culturalmente i vostri concittadini.
E che aiutate questo governo a calcare, lentamente, tutto il sistema dell'educazione pubblica su quella privata.

m.e.

1 commento:

Anonimo ha detto...

L'aumento delle tasse di iscrizione, seppur in parte inevitabile, non era e non è giustificato nella entità con cui è stato proposto.
Sicuramente ne guadagneranno le piccole-grandi scuole di Musica della provincia ( Poggio a Caiano, per esempio ).

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