L'INTERPORTO DIVENTA UNA PRIORITA' ? (MA LO E' SEMPRE STATO!).
Chi ha votato Cenni pensava che le cose potessero cambiare? Che ci fosse più attenzione per l'ambiente? Per il Parco della Piana? Per la Gonfienti antica? Per le Cascine di Tavola? Per la Cultura?
Sì, magari raffazzoneranno qualcosa, per tentare di chetarci, ma ci daranno solo 'noccioline'. E persino stantie. Il Turismo come affare, la Cultura come investimento, come strumento stile aziendale del controllo sull'individuo, nello stile fallimentare dello Zar o degli scolari archeologi con la paletta, mastrino alla mano.
Con il miraggio dei 500 posti di lavoro, detti così, genericamente buttati, senza nessun altro riferimento, con altri miraggi di recupero e investimento economico, aperture di caselli autostradali (rovineranno anche la bella zona pistoiese di Chiazzano!) e nuove schiavitù, anche il presidente della Regione Toscana Martini è rimasto del tutto schiacciato, esautorato, sfinito, basito. Servono soldi, e non ci sono idee.
E così, signor Sindaco Cenni, Lei, con il suo stile, con i suoi modi da gran signore e da ricco, con la sua gentilezza, ha illuso una buona parte del suo elettorato. Si rammenta delle dichiarazioni rese ai giornali, quando, a pochi mesi dall'elezione, dichiarò che la Gonfienti antica, per esempio, era una delle priorità? Come farà il parco archeologico a non rimanere schiacciato e beffato dal sistema infrastrutturale che si prevede all'orizzonte?
DA "IL TIRRENO" di oggi
L’interporto diventa priorità nazionale
Firmata l’intesa Regione-Governo. Nell’accordo anche Declassata e casello Prato centro
PRATO. Il gruzzolo è consistente: quasi 10 miliardi di euro (6 disponibili, 3 da ancora trovare) da investire su tutto il sistema infrastrutturale della Toscana nei prossimi sei anni. E a Prato ne toccherà una bella fetta. La Regione e il governo hanno firmato ieri mattina - alla presenza del presidente del consiglio Berlusconi, del ministro Altero Matteoli e del presidente Claudio Martini - l’intesa generale per l’accordo quadro sulle infrastrutture. Premiato, tra gli altri, l’interporto di Gonfienti che è entrato a pieno diritto tra le opere prioritarie nazionali. Le opere da finanziare, finalizzate «allo sviluppo della competitività», come si legge nel documento, riguarderanno lo sviluppo dei collegamenti ferroviari tra gli interporti di Guasticce di Livorno e di Gonfienti a Prato «nonché - continua il documento - lo sviluppo dei collegamenti viari con la Declassata e la rete autostradale». E’ il primo passo - l’iter sarà lungo e il risultato certamente non scontato - con il quale la giunta Cenni cercherà di far entrare i lavori per l’interramento della Declassata, opera considerata di servizio a Interporto, nei finanziamenti della legge quadro nazionale. Oltre a Interporto e nell’ambito del capitolo relativo al «completamento degli interventi di potenziamento ferroviario metropolitano», a Prato verranno finanziati (il budget complessivo per tutta la Toscana è di 50 milioni di euro) i tratti ferroviari La Querce-La Macine e Mazzone-Montemurlo. Sul fronte viario, priorità da parte di Regione e governo è stata data alla Prato-Signa e per quanto concerne la terza corsia autostradale sulla Firenze-Mare - richiesta che Prato ha avanzato già da anni ma ancora lontana - c’è l’accordo «sulla necessità di prevedere - dice il documento - i nuovi svincoli di Prato centro e Pistoia Chiazzano». Soddisfatto il sindaco Roberto Cenni che in più occasioni ha ribadito che lo sviluppo di Interporto potrà portare 500 nuovi posti di lavoro. «Ringrazio il ministro Matteoli - ha detto Cenni - per l’attenzione dimostrata a questa grande potenzialità che il nostro territorio può esprimere. Una dimostrazione di interesse e lungimiranza che - ha sottolineato Cenni - auspichiamo adesso possa essere seguita dal finanziamento delle opere necessarie allo sviluppo di quanto sottoscritto oggi». Secondo l’assessore ai Rapporti istituzionali e alle Grandi opere, Filippo Bernocchi, «la firma di oggi è un primo indispensabile passo verso la realizzazione delle opere ferroviarie e viarie necessarie allo sviluppo logistico dell’Interporto e del distretto pratese. Ringraziamo il ministro Matteoli per aver dato a Prato il giusto riconoscimento in termini infrastrutturali per un territorio che può esprimere grandi potenzialità. Iniziamo adesso a lavorare concretamente. Chiederò pertanto quanto prima - conclude Bernocchi - un confronto con governo e Regione Toscana per individuare le migliori soluzioni progettuali e i finanziamenti utili alla realizzazione delle opere».
Firmata l’intesa Regione-Governo. Nell’accordo anche Declassata e casello Prato centro
PRATO. Il gruzzolo è consistente: quasi 10 miliardi di euro (6 disponibili, 3 da ancora trovare) da investire su tutto il sistema infrastrutturale della Toscana nei prossimi sei anni. E a Prato ne toccherà una bella fetta. La Regione e il governo hanno firmato ieri mattina - alla presenza del presidente del consiglio Berlusconi, del ministro Altero Matteoli e del presidente Claudio Martini - l’intesa generale per l’accordo quadro sulle infrastrutture. Premiato, tra gli altri, l’interporto di Gonfienti che è entrato a pieno diritto tra le opere prioritarie nazionali. Le opere da finanziare, finalizzate «allo sviluppo della competitività», come si legge nel documento, riguarderanno lo sviluppo dei collegamenti ferroviari tra gli interporti di Guasticce di Livorno e di Gonfienti a Prato «nonché - continua il documento - lo sviluppo dei collegamenti viari con la Declassata e la rete autostradale». E’ il primo passo - l’iter sarà lungo e il risultato certamente non scontato - con il quale la giunta Cenni cercherà di far entrare i lavori per l’interramento della Declassata, opera considerata di servizio a Interporto, nei finanziamenti della legge quadro nazionale. Oltre a Interporto e nell’ambito del capitolo relativo al «completamento degli interventi di potenziamento ferroviario metropolitano», a Prato verranno finanziati (il budget complessivo per tutta la Toscana è di 50 milioni di euro) i tratti ferroviari La Querce-La Macine e Mazzone-Montemurlo. Sul fronte viario, priorità da parte di Regione e governo è stata data alla Prato-Signa e per quanto concerne la terza corsia autostradale sulla Firenze-Mare - richiesta che Prato ha avanzato già da anni ma ancora lontana - c’è l’accordo «sulla necessità di prevedere - dice il documento - i nuovi svincoli di Prato centro e Pistoia Chiazzano». Soddisfatto il sindaco Roberto Cenni che in più occasioni ha ribadito che lo sviluppo di Interporto potrà portare 500 nuovi posti di lavoro. «Ringrazio il ministro Matteoli - ha detto Cenni - per l’attenzione dimostrata a questa grande potenzialità che il nostro territorio può esprimere. Una dimostrazione di interesse e lungimiranza che - ha sottolineato Cenni - auspichiamo adesso possa essere seguita dal finanziamento delle opere necessarie allo sviluppo di quanto sottoscritto oggi». Secondo l’assessore ai Rapporti istituzionali e alle Grandi opere, Filippo Bernocchi, «la firma di oggi è un primo indispensabile passo verso la realizzazione delle opere ferroviarie e viarie necessarie allo sviluppo logistico dell’Interporto e del distretto pratese. Ringraziamo il ministro Matteoli per aver dato a Prato il giusto riconoscimento in termini infrastrutturali per un territorio che può esprimere grandi potenzialità. Iniziamo adesso a lavorare concretamente. Chiederò pertanto quanto prima - conclude Bernocchi - un confronto con governo e Regione Toscana per individuare le migliori soluzioni progettuali e i finanziamenti utili alla realizzazione delle opere».
Nessun commento:
Posta un commento