mercoledì 27 gennaio 2010

Protesta pestilenziale a Santa Caterina. E un po' di Memoria.

Così, stando quanto riportato da La Nazione di oggi, sembra che qualcuno faccia la cacca nei pressi dell'ascensore dell'assessorato alla Cultura di Prato, negli uffici di Santa Caterina. E subito si invocano le misure restrittive, le chiusure, i controlli.
Magari basterebbe indicare dov'è il bagno.
Oppure chiedersi come sia possibile, se si tratta di una 'protesta', che essa si esprima tanto malamente. Chiedersi se magari non sia da invocare maggiore libertà di pensiero, che anche questo è un bisogno 'urgente'. Che non deve essere sottoposto a ricatti.
Ma voglio ora divagare un po' e praticare, nel giorno dedicato, un po' di Memoria, anche personale. E avanzare una richiesta.
A Santa Caterina, molti anni fa - fine anni Sessanta/inizio Settanta - frequentai, per fortuna per poco tempo, le scuole tenute dalle suore dell'ordine di S.Vincenzo de' Paoli. Le suore, 'pace all'anima loro', avevano modi spicci contro chi, per esempio, scriveva con la mano sinistra; terrorizzavano le bambine che dissentivano con 'zeri spaccati' su quaderni e schiaffi e altre crudeltà, di cui ora nessuno sa più.
Tre o quattro anni fa, presentando il libro L'infanzia negata dei celestini al circolo Arci di Mezzana (Prato), incontrai fra il pubblico un dipendente del Comune (forse ex dipendente), che ricordava perfettamente le tristi vicende passate del Santa Caterina. Che mi disse -se non ricordo male - che la scuola fu chiusa a motivo delle 'piccole' e quotidiane violenze, oltre che per altre mancanze. Ma tutto fu passato sotto silenzio per evitare scandali.
Non mi ricordo il nome di quel dipendente comunale. Qualcuno mi può aiutare a rintracciarlo?
Maila

Da La Nazione
Escrementi e furto negli assessorati
E’ un mistero, ma accedere agli uffici di via S. Caterina è troppo facile

QUESTA volta, è proprio il caso di dirlo, l’affare puzza. Qualche giorno fa i dipendenti comunali che lavorano negli uffici degli assessorati alla cultura, alla pubblica istruzione e allo sport hanno avuto una brutta sorpresa. A quanto pare qualcuno entrando dal portone d’ingresso di via Santa Caterina ha notato degli escrementi nel vano scale, vicino all’ascensore. Non è difficile immaginare la reazione e di sicuro non è mancata la sorpresa, visto che è apparso subito chiaro che si trattava di escrementi umani. AI FUNZIONARI non è rimasto altro che andare a comprare la segatura e ripulire, ma l’episodio è finito rapidamente sulla bocca di tutti e sono stati avvertiti anche gli assessori Pieri (scuola), Beltrame (cultura) e Grazzini (sport). Farsi un’idea esatta di quello che è successo non è facile: è stato uno scherzo cretino? Qualcuno ha voluto protestare in modo... pestilenziale? O magari si tratta di un barbone che ha pensato bene di usare la sede degli assessorati come bagno pubblico?DI SICURO c’è che accedere all’edificio è troppo facile. Qualche giorno fa una dipendente è stata derubata: si è allontanata dalla sua stanza e un ladro le ha portato via il portafoglio dalla borsa. Un altro episodio che dimostra la vulnerabilità degli uffici. Gli assessori Pieri e Beltrame, dal canto loro, mettono sul piatto il problema: «E’ necessario trovare un sistema per rendere il palazzo più sicuro, ne stiamo parlando», sottolinea la titolare della cultura mentre la collega si augura che i lavori ancora in corso «siano completati prima possibile».AD OCCUPARSI del problema insieme a Pieri, Beltrame e Grazzini dovrà essere l’assessore al patrimonio Caverni, che aspetta di analizzare bene la situazione prima di decidere cosa fare: «Stiamo valutando quale può essere la soluzione più opportuna, per il momento ne sono allo studio diverse». Intanto si concede anche una battuta: «Vorrà dire che nel frattempo metteremo indicazioni chiare per raggiungere i bagni degli assessorati».L.B.

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