lunedì 6 dicembre 2010

Sulla pelle degli animali

Con sconcerto si sono lette le notizie sul Centro di Scienze Naturali di Galceti.
Di come tutto si sia fatto poi andare veloce: denunce, sequestri  e nuovi corsi.
Qualcuno dirà che ce n'era bisogno; e che meno male! Tuttavia, ripetiamo: altre denunce, come quella per il sito archeologico di Gonfienti, non hanno goduto di nessuna corsia preferenziale, anzi! Altri problemi della e nella città sono lasciati ancora lì dove stavano, a sé stessi: distruzione del verde, mobilità cittadina fallimentare, periferie allo sbando, morte del decentramento, allagamenti, stalinizzazione del sistema cultura...
A Galceti è ancora tutto, di nuovo e sempre, gestito 'politicamente', la presunta Sinistra contro la presunta Destra, che ora muove le danze. Il presunto 'vecchio' contro il 'presunto' nuovo.
La saga della smania di potere e speculazione giocati sulla pelle degli animali sembra proprio continuare.



2 commenti:

IguanaEco ha detto...

Io non credo che indagine e sequestro del Centro siano stati pilotati dalla destra. Le denunce vengono da privati cittadini, WWF, Università, Enpa...
Politicamente l'affare galceti non è nè rilevante nè complesso come quello Etruschi/ Interporto. E' una robaccia da Striscia la notizia, con il solito presidente di turno che trova spazio sul Tirreno per dire che il picchio sta bene in una gabbia piccola o il direttore che dice che ai cinghiali piace la Fanta. Roba triste con personaggi d'altri tempi che potrebbero costituire materia per un romanzetto noir sulla provincia povera (vedi Veronesi, Troia Brucia). Il guardiano che la sera invece di guarxare la TV spara ai ratti. Ve lo immaginate che piacere per gli animali in gabbia. Del caso Etruschi/Interporto non ci hanno inteso nulla! Si cagano addosso ad affrontare una roba simile che coinvolge la soprintendenza o il vecchio Napolitano, guarda caso adesso assessore procaccia della provincia.
Certo può darsi che le scimmie ora vadano ad assiderare da qualche altra parte e le oltre 4000 tartarughe d'acqua (un lago intero!) rimangano lì a putrefare nella loro merda verde, ma almeno cade un'altra ipocrisia di questa città di cafoni orgogliosi di destra e di sinistra. E si capirà che invece di ammassare m0ntagne di tartarughe in quella fogna, si potevano spendere soldi per una campagna contro la loro commercializzazione. Sinceramente penso che la cazzata di dire che è un regolamento di conti politico la può dire solo la Bugetti o Ciuoffo (a proposito Ciuoffo, quello che diceva di Gonfienti che erano quattro sassi). Il fatto è che questa destra è identica a quella sinistra almeno per un motivo: IGNORANTI E CIUCHI!

Maila Ermini ha detto...

Concordo, Iguana Eco.

Ciao.

Maila

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