domenica 18 novembre 2012

Il politico lontano

Uno degli aspetti più evidenti di questa ultima alluvione toscana, l'ultimo disastro forse annunciato, è l'assenza del presidente della Regione, Enrico Rossi, dalle zone alluvionate.

Non risulta si sia fatto vedere dalle parti dell'Albegna; forse chissà avrà sorvolato il fiume sulle ali di un elicottero...

Questa presenza mancante, questo lontanismo di certi rappresentanti della Sinistra, che può apparire come mancanza di umanità, è l'opposto esatto dei modi postperonisti e untuosi del politicamente morto Berlusconi, che all'Aquila si mostrò in modo osceno dando nuovi appartamenti ai terremotati...Però , anche se di matrice opposta, questi modi sono frutto di un freddo calcolo politico.

Lo stesso vale per l'elegantismo del Sindaco di Prato Cenni, elegante anche sul cesso, e però lontano ed evanescente, che si mostra solo e soltanto quando sa di essere protetto.  Sia detto anche per tutti i rappresentanti della sua giunta.

Hanno come paura.

E così presidente Rossi, antipatico e scostante, il tipico presuntuoso della Sinistra, con lo stesso, se non più, piglio dalemiano. 

Se continuerà a presidenziare, sarà perché è un fedelissimo del sistema, che, se resiste, lo farà rieleggere; non perché i toscani lo amino o lo apprezzino.

Dunque da queste parti il politico si mostra lontano, o se fuori, scortato e protetto; sembra di assistere a una versione nostrana, mediterranea, provinciale e tiepida, de "L'autunno del patriarca" di Garcia Marquez.

Per questo Grillo ha vinto in Sicilia, per la sua presenza concreta, per la sua carica di indubbia umanità. Può non piacere, ma è un dato di fatto.




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