Ma Ministro Franceschini, dove vive? Oggi ha firmato un decreto sullo spettacolo dal vivo CHE NON CAMBIA NULLA. Queste norme non cambiano nulla, prendono sempre i medi e grossi teatri!
45 giornate lavorative, tante sono richieste per presentare domanda, sono denunciate solo dai teatri di certe proporzioni, che tra l'altro hanno una struttura e dipendenti... E quelli che nel mondo dello spettacolo, e sono tantissimi, lavorano da soli o in piccoli gruppi quasi perché non si possono permettere altro?
SI AIUTANO SEMPRE I SOLITI.
Ma non doveva cambiare il mondo con questo governo?
E poi basta retorica, basta retorica, basta retorica!
NESSUN ARTISTA VERRA' DIMENTICATO? Lo dice e nello stesso tempo dimentica la maggioranza, quella più in difficoltà.
NESSUN ARTISTA VERRA' DIMENTICATO? Lo dice e nello stesso tempo dimentica la maggioranza, quella più in difficoltà.
IL VIRUS ERA L'OCCASIONE PER CAMBIARE QUALCOSA, L'AVETE PERSA ANCORA UNA VOLTA.
“Nessun artista verrà dimenticato: nessun attore, nessun musicista così come nessun lavoratore del mondo dello spettacolo. Non parlo delle grandi star, che hanno le spalle robuste, parlo delle professionalità più indifese: le prime misure sono a loro tutela”.
Il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, ha annunciato di aver firmato oggi il decreto che avvia le procedure per il riparto di 20 milioni di euro a sostegno delle realtà delle arti performative che non hanno ricevuto contributi provenienti dal FUS nel 2019. Tali risorse provengono dai fondi istituiti con il decreto “Cura Italia”, varato dal Governo lo scorso 17 marzo, che destinano 130 milioni di euro alle emergenze dello spettacolo e del cinema.
“Questo stanziamento – dichiara il Ministro Franceschini - fornisce una prima risposta alle tantissime piccole realtà che operano nei settori del teatro, della musica, della danza, del circo prive del sostegno statale e pertanto sottoposte a maggiori incertezze. Un mondo fatto di professionisti abituati a vivere del proprio talento che ora conoscono un momento di dura difficoltà e meritano il pieno sostegno delle istituzioni”.
Le risorse verranno ripartite in parti uguali per ciascun beneficiario e verranno devolute ai soggetti che presenteranno domanda nel rispetto di quattro semplici requisiti: prevedere nello statuto o nell’atto costitutivo lo svolgimento di attività di spettacolo dal vivo; avere sede legale in Italia; non aver ricevuto nel 2019 contributi dal FUS; aver svolto tra il 1° gennaio 2019 e il 29 febbraio 2020 un minimo di 15 rappresentazioni e aver versato contributi previdenziali per almeno 45 giornate lavorative.
Le domande potranno essere presentate nelle modalità e secondo le scadenze che verranno rese note dall’avviso che verrà pubblicato dalla Direzione generale Spettacolo entro cinque giorni dalla data di registrazione del decreto. I contributi saranno erogati entro il 30 giugno 2020".
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