sabato 7 dicembre 2013

Rossi si sentì Mandela

Hanno tutti commentato l'uscita di Rossi sul dare la cittadinanza ai cinesi. Il governatore toscano ha sentenziato il giorno in cui è morto Mandela: preso dalla commozione e vedendosi come in un film, il suo amor proprio ha pensato di paragonarsi a Mandela, di considerare il problema cinese come un problema di razzismo, senza considerare storia e situazioni politiche diverse eccetera.

Certo, il problema cinese a Prato è anche un problema di razzismo, ma va anche oltre, è ben più complesso, e sicuramente il caso pratese non può essere paragonato al caso sudafricano.

Rossi, volendosi sentire un po' Mandela e mitizzandosi, ha trasformato il problema cinesi di Prato in un assunto politico. Ma qui non c'è l'apartheid.
L'apartheid nel mondo esiste ancora - riguarda per esempio molte donne nei paesi mussulmani - ma è un aspetto politico-civile che è stato superato- almeno nella forma- nel mondo cosiddetto civile-occidentale.

Mandela poi passò ventisette (credo) anni di carcere, come prigioniero politico. Non è il caso di Rossi, quindi, che sta saldamente al potere.

Insomma, si tratta di un'altra faccenda completamente.

Il risultato è che l'uscita del governatore rischia di dare un colpo durissimo al PD pratese, e ha aumentato ancor di più il solco fra il 'noi e loro'.

Gravissimo errore politico. Forse, come tanti altri scivoloni a cui la partitica ci ha abituato, sarà dimenticato.

Non facilmente a Prato, però.

Forse è stato compiuto, oltre che per amor proprio, per continuare a tenerci sudditi, e quindi divisi. Insomma, diciamocelo: fa comodo al potere avere un 'noi e loro'.

Forse il governatore è semplicemente un ambizioso (o che volesse colpire anche il PD pratese, di maggioranza renziano proprio nel momento del voto primario?), ma soprattutto, il governatore è fuori dalla realtà. Speriamo presto fuori dalla politica.


2 commenti:

Simone ha detto...

Questa uscita, nella sua intempestività, nella sua evidente impraticabilità ( l'hanno criticata da ogni parte, infatti ) dice molto sul Rossi.
Sicuramente è chiaro indice della sua convinzione di potersi permettere qualsiasi esternazione (tanto lui è il Governatore, eh! ),nonché
della sua poca lungimiranza. Come dice Maila, spero sparisca presto dalla scena, ha fatto più danni della grandine.E soprattutto non ha fatto il bene della sua Regione, al più di qualche realtà verso Pontedera.

Anonimo ha detto...

Accolgo invece le proposte di Rossi'ndela.
Ma prima deve farsi ventisette anni di prigione, poi gliele firmo e voto tutte.

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