martedì 15 giugno 2010

Pd, fratelli muratori e Opus Dei

Trascriviamo un articolo di pochi giorni fa, che la stampa locale e nazionale ha frettolosamente rimosso.

"Bufera nel Pd su Luigi Berlinguer, presidente della Commissione di garanzia del partito che ha fatto un parallelo tra la massoneria e l’Opus Dei, scatenando l’ira dei cattolici del Pd, che hanno inutilmente richiesto una parola chiarificatrice dal segretario Bersani sulla incompatibilita’ tra iscrizione al Pd e alla massoneria.
Berlinguer ha anche smentito di essere lui stesso iscritto a una loggia, rispondendo ad una precisa domanda rivoltagli.
Berlinguer oggi e’ tornato sulla decisione presa lunedi’ scorso dalla commissione di Garanzia sull’eventuale incompatibilita’ tra massoneria e Pd.
“Non c’e’ un pregiudizio verso la massoneria”, ha spiegato, ma solo verso le “societa’ segrete”, e le logge non lo sono piu’. Insomma, ha aggiunto, “chi vuole entrare nel nostro partito deve dichiarare che e’ iscritto a una societa’ di quel tipo, poi deve presentare lo statuto e i documenti spiegando che tipo di attivita’ viene svolta”.
E poi e’ arrivato lo scivolone, quando l’eurodeputato ha detto che al Pd possono iscriversi anche gli aderenti ad altre associazioni, “come l’Opus Dei… purche’ si dimostri che queste societa’ non fanno attivita’ di lobby”.
Il paragone tra massoneria e Opus Dei non e’ andato giu’ a numerosi parlamentari cattolici, come Beppe Fioroni, Gero Grassi, Pierluigi Castagnetti, presidente della commissione del codice etico del Pd, Enrico Gasbarra o Enrico Farinone.
Il parallelo ha suscitato l’incredulita’ di Giuseppe Lupo, segretario regionale siciliano del Pd e membro dell’Opera fondata da Josemaria Escriva’.
“L’Opus Dei – ha ricordato – non e’ un’associazione e non e’ ne’ e’ mai stata segreta. E’ una struttura che fa parte integrante della gerarchia della Chiesa Cattolica, una prelatura personale.
E’ assurdo pretendere che qualcuno chiarisca di essere dell’Opus Dei per potersi iscrivere al Pd, cosi’ come sarebbe assurdo dover dichiarare di far parte di una diocesi”.
E Paola Binetti, anch’essa membro dell’Opera, tira un sospiro di sollievo per essere uscita dal Pd qualche mese fa.
Giuseppe Vaccaro, deputato vicino ad Enrico Letta, ha chiesto a Berlinguer di chiarire se lui stresso e’ massone, perche’ in tal caso si sarebbe dovuto astenere dalle decisioni della commissione di Garanzia su questo tema. L’ex ministro della scuola ha smentito con “amarezza” di essere iscritto alla massoneria.
Ma al di la’ della ‘gaffe’ di Berlinguer i cattolici insistono nel chiedere che si espliciti l’incompatibilita’ tra Pd e massoneria. Di quest’ultima non conta solo lo statuto ufficiale, ha detto Pierluigi Castagnetti, ma anche “la sua prassi e i suoi pi- volte verificati tentativi di condizionamento della vita delle istituzioni”.
Per non parlare, sottolinea Grassi, dell’aspetto elitario e dell’esclusione delle donne, che contraddicono la natura di partito aperto e popolare del Pd.
La richiesta, lanciata per prima da Fioroni e’ una: “La questione riveste un carattere squisitamente politico e il segretario deve dare una risposta”. Ma la sollecitazione al segretario non e’ stata raccolta da Bersani che ha glissato: “ci sono altri problemi ora”. Silenzio che ha lasciato perplessi molti dei parlamentari cattolici, i quali hanno spiegato che il no comment di Bersani potrebbe essere la spia di una presenza diffusa di massoni nel Pd, specie nelle regioni rosse, come ha confermato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia per il quali di “fratelli muratori” iscritti al Pd sono oltre 4 mila su quasi 21 mila iscritti in 744 logge".
10 giugno 2010, RaiNews24

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