mercoledì 23 giugno 2010

No al lavoro barbaro

Uno bello schiaffo napoletano, a chi pensava che i lavoratori avrebbero votato sì in toto all’accordo siglato dai sindacati, eccetto la CGIL-FIOM, al l’accordo siglato per lo spostamento della produzione della nuova Panda dalla Polonia allo stabilimento di Pomigliano.
Hanno sottomesso i lavoratori a un referendum barbaro; e tuttavia 1.673 lavoratori hanno detto no rifiutando l’accordo per un lavoro barbaro, hanno scelto di non cancellare i diritti dei lavoratori.

4 commenti:

Unknown ha detto...

Veramente in maggioranza hanno votato per l´accordo: 2.888 sí (62.2% hanno ceduto al ricatto), 1673 no, 22 bianche e 59 nulle.
4.642 votanti su 4.881 aventi diritto.

Anonimo ha detto...

E' stato comunque una debacle, checché si voglia dire, perché la minoranza è stata più consistente del previsto.
Hanno certamente vinto i sì, ma non c'è stato l'auspicato plebiscito.
Comunque un risultato

Unknown ha detto...

Senza dubbio, il risultato mette in difficoltá Marchionne... Eviterei peró i toni trionfalistici, la situazione che si apre per Pomigliano e tutt´altro che certa (e verosimilmente non troppo rosea).

Anonimo ha detto...

Giusto, nessun trionfalismo. Il futuro è pessimo.
Tuttavia è stato sorprendente come molti abbiano detto no al lavoro barbaro.

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