venerdì 11 giugno 2010

Una lettera sul Comitato per la Città Etrusca sul Bisenzio

Riceviamo questa lettera relativamente alla rinascita del Comitato per la Città Etrusca sul Bisenzio.
Il nostro sito pubblica periodicamente interventi di altri, e quindi siamo pronti ad accettare repliche e smentite.

"Non nascondo anche io la meraviglia per questo attuale comitato, nella mia coscienza di ideatore e promotore dello stesso. All'inizio, quando le cose erano difficili, abbiamo fatto il volantinaggio in pochi, ma veramente pochi. Ed a volte picchettati dalle forze dell'ordine.Poi quando, giustamente, si è mossa la sensibilità delle persone per questa importante nostra realtà storica rimasta insabbiata per secoli e venuta alla luce, casualmente, durante gli scavi dell'interporto, sono nati tutti i pretendenti all'ambita presidenza. Io disconosco il buon Fedi da questo incarico, ritenendolo non idoneo e non comprendendo come sia arrivato ai vertici.
L'interporto e la città etrusca, su cui è stato costruito (spero che i lavori siano fermi) è una cosa seria e non può essere trattata con incompetenza, spavalderia e superficialità. Se un comitato deve esistere e, spero che esisita, deve scaturire dal reale impegno delle persone che hanno volontà, conoscenza e coscienza della cosa.
Da parte mia sono disponibile a mettermi a disposizione, ma chiedo di lavorare con soggetti credibili. A volte è meglio stare a casa che compiere azioni non idonee e incomprensibili.
Carlo Magni"

1 commento:

AnonimoPratese ha detto...

A questo punto occorrerebbe fare un pò di chiarezza sulla questione: banalmente se un comitato esiste (in realtà esiste e basta perchè c'e' la volontà di qualcuno che ne sente l' esigenza) è perchè qualcuno ha avuto l' iniziativa, se nessun altro l' ha avuta (e quindi non ci sono conflitti) mi paiono abbastanza inutili le critiche su CHI lo presieda, casomai si dovranno criticare le AZIONI, le iniziative. Se un comitato è morto (salito dunque al cielo?) e poi rinato (Reincarnazione?) evidentemente qualcuno prima ha "lasciato" e qualcun altro ne ha preso il posto facendo rinascere l' iniziativa.... ci sarebbe da capire il perchè di tutto questo MA SE le cose stanno così non ha molto senso che il primo si metta a criticare l' iniziativa del secondo, piuttosto se una presidenza ci deve essere (e quì il "dovere è d' obbligo" per l' identità stessa di un comitato) questa deve essere decisa (meglio sarebbe con unanimità) almeno a maggioranza dai suoi componenti.... SE si ravvedono incompetenza e superficialità la critica deve essere argomentata a fronte di specifiche azioni e comportamenti, SE invece è illegittima l' attribuzione della carica, magari perchè autoattribuita su iniziativa personale, allora la questione è diversa ma in ogni caso sarebbe opportuno spiegare meglio anche ai "non addetti ai lavori" onde rendere edotto anche il popolo sulle vicende che riguardano un associazione di persone che per loro missione si rivolge al popolo stesso (per esempio con i volantinaggi) dal momento che con questi messaggi tali problematiche sono state messe "in piazza". IL rischio è che ne venga svalutata e depotenziata la missione, del resto non credo che sia necessario l' attaccamento ad una mera funzione di rappresentanza dato che le decisioni spero siano prese collettivamente e quindi è probabile che questo caso sia principalmente il frutto di un equivoco, da cui la richiesta di chiarezza... da parte di tutti quindi sia il Sig. Carlo Magni che il "buon Fedi".

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