Avevo già parlato dei finti blogger o, come preferisco chiamarli in italiano, diaristi. Ma torno sull'argomento.
Finti perché scrivono per commissione, diretta o indiretta. Fanno da specchietto per le allodole. Prima delle elezioni, circa un anno prima più o meno, si mettono in azione con il loro diario in linea, o blog.
E lì giù a menar botte con le parole sull'obbiettivo da abbattere; oppure da osannare. In sostanza non parlano che di quell'argomento, scopiazzano, dipendono esclusivamente dai giornali da cui attendono notizie e imbeccate giuste, argomenti; scrivono poi confusamente a tal punto che a volte non si riesce a leggerli; e questo anche è un segnale della loro poca trasparenza. Insomma sono stancanti per l'argomento e per come l'affrontano.
Fanno il giochetto molto sporco.
Il diarista 'vero' non scrive che per sé o per un motivo aperto e franco, non per commissione; insomma, non è il solito vendutino o furbastro di turno che fa 'assistenza' di partito o scalata.
Anche se non necessariamente molto acuto, o bravo eccetera, è una testa almeno pensante e scrive e riflette da roba del suo sacco.
Io sono una vera diarista.
http://primaveradiprato.blogspot.it/2013/03/i-finti-blogger.html
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