Ho ricevuto questo commento da parte di uno spettatore presente al debutto di "Una donna e Mussolini" di Leda Rafanelli, rielaborazione e lettura a cura di Maila Ermini, con Gianfelice D'Accolti.
"Buonasera Maila,
ci siamo visti domenica sera alla "lettura", veramente di livello, su Mussolini e Leda Rafanelli. Nel mio seguire il vostro impegno, ho constatato quanto con il trattare la vita vissuta di personaggi misconosciuti alla maggioranza delle persone, riusciate a penetrare l'essenza del perchè poi certe cose sono avvenute. Mi spiego con quegli che erano i miei aneliti, venendo a teatro ieri sera. Ho molti libri che trattano Mussolini, sono ossessionato dalla figura di quest'uomo, ma anche dalle pruderie politiche, sociali, economiche e culturali all'interno delle quali crebbe e maturò. Avrei quindi voluto, alla fine della serata e come poi ho anche fatto ma con aspetti totalmente diversi, fare delle provocazioni in tale senso. Ebbene dalle vostre letture, che hanno raccontato un pezzo della vita di Benito Mussolini -mi pareva di vederlo lì a dire le cose che sentivo dire-, ho ricevuto risposte sufficentemente concrete ed esaustive in tal senso..."
(M.Tofani)
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