San Paolo è stata per anni simbolo del degrado della città. Già quando ero bambina io, a San Paolo vivevano tanti immigrati del Sud e del Nord, con una urbanizzazione, anzi cementificazione selvaggia che non ha avuto pari per la sua bruttezza. E' stata anche sinonimo di malaffare, prostituzione, delinquenza, disagio.
La cementificazione del dopoguerra si è sommata a capannoni inqualificabili, di varia misura e entità dove i cinesi si sono facilmente insediati.
Ora - lentamente - è uscita un po' dal tunnel in cui i nostri amministratori l'avevano messa. Per questo la Circoscrizione Ovest ha molto lavorato. Ma il disastro architettonico e antropologico è stato compiuto e sarebbe necessario un vero e proprio piano di riqualificazione di tutta l'area che non c'è.
A me piace la chiesa moderna di San Paolo, del 1984, un parallelepipedo di certa originalità, poco evidenziato.
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