Fra tutte le città toscane, Prato sta vivendo il periodo più drammatico. Se non votano il bilancio, si rischia il commissariamento.
Dopo aver sostenuto il Cenni come emblema del cambiamento per superare l'immobilismo partitico di sessanta anni, ecco che gli alfieri e i sostenitori - buttati a Palazzo Comunale o nelle Circoscrizioni da una vittoria insperata - se ne scappano tutti per dichiararsi fuori.
Pensano forse di salvarsi per la prossima corsa.
Altri da alcuni mesi lo attaccano, come ho già detto, che un tempo lo appoggiarono, come il salvatore; sembrano giochetti fatti apposta per un cambiamento che deve essere tutto orchestrato, come fu la vittoria di Cenni.
Insomma, solo i tonti non riescono a vedere quel che succede, e si fa in modo che il sindaco non si possa ricandidare, che sia non più eleggibile, come fu Romagnoli.
Nel frattempo a Firenze hanno votato la variante del Pit, e Rossi può dire ai signorotti locali che ha ottenuto quello che aveva promesso in cambio del loro appoggio eccetera.
Così Firenze avrà il suo aeroporto potenziato con aerei che passano sulla testa dei pratesi nel Parco della Piana.
Votando contro, il consigliere regionale Mattei ha fatto la sua operazione di maquillage, giusto giusto per eventualmente ricandidarsi alla Sinistra del padre...nella sua città.
E ancora: si cambia ospedale e si discute animatamente, come se i cittadini contassero qualcosa nelle decisioni su che fine farà l'area di quello che sarà ex-ospedale (così come non sono contate nulla le discussioni sull'aeroporto, il dittatore Rossi se ne frega), quando invece le serate fungono solo come passerella per il potere e i giochi prossimi elettorali.
Si sottraggono quadri - quadri di cui quasi nessuno conosceva l'esistenza in città - e non so adesso con quale credibilità il sindaco li possa richiedere al vinaio vicentino Zonin.
Mentre il potere muove le sue pedine e fa il riassetto del suo essere in sé e per sé, la città vive, a livello sociale economico e culturale, un periodo drammatico come non mai.
2 commenti:
Visto il periodo di recessione e i costi che le famiglie in questo momento di crisi devono sopportare, gli sport semplici all'aria aperta stanno tornando di moda per la loro economicità rispetto a palestre e simili.
E' notizia di questi giorni, e la si può trovare sia nella cronaca cittadina che in quella regionale che il tormentone sportivo dell'estate 2013 è ufficialmente lo Scaricabarile.
Varie città si stanno già attrezzando per organizzare dei campionati da tenersi nella settimana ferragostana e pare che a Pisa e nei comuni limitrofi (Bientina e Pontedera in testa) stiano segretamente reclutando lavoratori portuali di Livorno che opportunamente camuffati saranno usati per le competizioni con i barili più grossi.
Prato ha accolto molto favorevolmente l'idea tanto che pare già certa una replica dell'evento durante la primavera 2014.
FB
Grande.
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