In
una intervista al settimanale Metropoli, Angelo Formichella, assessore alla
cultura del Comune di Poggio a Caiano e responsabile della cultura PD pratese,
ha bocciato la politica culturale della giunta cenniana, qualificandola come ‘passatista’.
Si occuperebbe troppo del passato.
E’
possibile; tuttavia non sono le schermaglie fra questi partiti che mi interessano, anche se la giunta di Cenni
non mostra affatto di occuparsi veramente del nostro passato, tantomeno della Gonfienti antica.
Secondo
Formichella, nell’ambito della cultura, si deve pensare al futuro, e non certo
dell’area archeologica; i pochi soldi che saranno disponibili, non dovranno
andare a questa, bensì agli enti e strutture che già ci sono:
“C’è
un solo punto dei vostri ragionamenti dove non mi ritrovo, quando parlate del
futuro di Prato che è rappresentato dall’area archeologica. Detta così sembra
che a Prato non ci sia nient’altro!
Eppoi
dobbiamo dirci le cose con franchezza e serietà, prima fra tutte che nel futuro
della cultura ci sarà da fare molto di più con molto meno. Allora forse più che
concentrarsi unicamente su nuove ‘eccellenze’ dovremo portare alla piena
efficienza altri recenti investimenti come lo Stabile della Toscana, il Centro
regionale per l’Arte Contemporanea, la Lazzeriniana…Cosa un po’ diversa, e
molto più interessante, è invece mettere a regime tutto il patrimonio antico
dell’area pratese dagli Etruschi di Artimino a quelli di Gonfienti, dalle Ville
Medicee al Lippi, al Museo Civico di Prato, a quello su Soffici e il Novecento
Italiano, qui mi trovate d’accordo…”
L’assessore
pensa a ‘strutture’. Strutture, evidentemente, con base e vertici di partito.
Quelle vanno finanziate.
Lui
pensa la cultura in questo modo. E quindi, i pochi soldi che ci sono, bisogna
darli a queste strutture, con base e vertici di partito.
Le
vecchie e attuali logiche della lottizzazione della cultura. E intanto lasciare
che Interporto di espanda.
Ma
chi è questa persona per avere autorità nel dire questo? Non si è accorto che è finita l’epoca in cui i dirigenti, ricevuta l’investitura del partito, dicevano
le ‘verità’ e il popolo le seguiva?
In
realtà bisognerà vedere alle prossime elezioni cosa succede. Ci
saranno ancora le stesse forze? Loro, questi unti del partito, ci saranno
ancora?
Magari
sì, ma molto più indeboliti.
Molti cocci antichi, che loro non amano perché ostacolano la cementificazione, siano piuttosto rimasti nella testa di qualcuno o
forse anche davanti agli occhi, tanto che non riescono a vedere il loro di
futuro, futuro prossimo 'deteriore': che osservino cosa accade a Palermo,
piuttosto; o più vicino, a Pistoia o Lucca, dove i partiti stanno auto
implodendo.
Nel
futuro della cultura forse alcuni di questi signori non ci saranno.
1 commento:
Mi auguro davvero che non ci siano, visto ciò che dichiarano di voler fare!! Ci meritiamo di essere governati da persone migliori di queste..e il PD , che ha governato per anni e anni prima dell'avvento di Cenni, ha responsabilità enormi, checché ne dicano i suoi rappresentanti.
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