Mentre l'Interporto chiede di espandersi, di avere indietro almeno quei pezzi di terreno che sono stati sottratti dalla città etrusca (come appena tre giorni fa abbiamo fatto notare) , mentre stanno progettando di invadere l'area con altro cemento, arriva il contentino Gonfienti, che 'finalmente' potrà essere inserito nel Parco della Piana. Ma non era già stato inserito?
Che balle raccontano! E le possono raccontare, perché il Parco della Piana non esiste. E' una invenzione, una favola toscana che raccontano ai bambini di sera, prima di dormire, mentre fuori stanno, che ne so, ampliando l'aeroporto di Peretola, piantano altri tralicci e ripetitori, stendono cavi, edificano altri capannoni da 250 mila metri cubi, costruiscono viadotti, altre Coop ed Esselunghe con grattacielo. La favola del Parco della Piana esiste solo in Internet e si rimetterà in moto ai tempi delle elezioni con tanto di messo regionale, il mercurio delle favolette. Ma adesso, a questi mercuri che sono pagati con i nostri soldi per prenderci per il c...allo, li prenderemo a calci nel c...allo, appunto.
I cartelli che indicano l'area archeologica di Gonfienti non esistono, quindi non possono essere 'rifatti'. Sono anni che li chiedo a destra e a manca. Non ne hanno mai messo uno, perché, semplicemente l'area non doveva esistere. E perché la strada che porta a questi scavi? Tra poco non esisterà nemmeno più questa.
Si tratta di un misero, miserrimo contentino, mentre nella cosiddetta Piana stanno facendo di tutto il peggio possibile. Non lasciatevi ingannare.
"PRATO Buone notizie per il futuro di Gonfienti: l’area entrerà a tutti gli effetti nell’area del Parco della Piana con relativo bando per poter accedere a un pacchetto di finanziamenti. Solo che i tempi sono strettissimi e il progetto dovrà essere pronto e presentato in Regione entro la fine di marzo. Di questo ieri in Regione con l’assessore all’urbanistica Anna Marson hanno discusso il sindaco Roberto Cenni, il presidente della Provincia Lamberto Gestri, il sindaco di Campi Bisenzio Adriano Chini e il rappresentante della provincia di Firenze. Tutti hanno chiesto una proroga sui tempi. Il bando riguarda interventi sulle infrastrutture, per questo il progetto che dovrà realizzare Prato riguarderà gli accessi al sito, la cartellonistica e i cosiddetti “collegamenti leggeri” : le piste ciclopedonali che da Gonfienti, fatti gli opportuni collegamenti, potrebbero collegare Prato con le Cascine fiorentine. «Il bando della Regione - spiega Gestri - per creare le infrastrutture nell’area del Parco della Piana avrà a disposizione fondi contenuti, non certamente più di una decina di milioni, da dover suddividere tra le tante realtà che fanno parte del parco. Per questo motivi è necessario riflettere su interventi possibili con investimenti non eccessivi». Anche per il sindaco Cenni «si tratta di un primo passo che però garantirà al parco archeologico un migliore utilizzo». Convocata a breve una ulteriore riunione attraverso la con la quale Prato, Firenze e Campi Bisenzio dovranno trovare un accordo sul progetto da presentare. In particolare - secondo la Provincia - sarà necessario ridisegnare gli accessi all’area, migliorando la qualità della viabilità con particolare attenzione alla cartellonistica che segnala la città etrusca e che è quasi tutta da rifare. Nella progettazione entrerà anche l’ampliamento e il collegamento in rete delle piste ciclabili che portano al sito e quelle che collegano Prato fino al capoluogo. Un progetto particolarmente caro al presidente Gestri. Nei finanziamento degli interventi di carattere urbanistico delle aree inserite nel Parco della Piana rientrerà anche il rifacimento del Ponte Manetti a Castelnuovo. " (Il Tirreno)
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