domenica 18 marzo 2012

La Chanson de Milon


Fresca di Matilda, non potevo non notare questo articolo sulle puttane de La Nazione. Assomiglia a tanti altri che sono stati scritti sull'argomento. 
Osservate che le cattive e sporcaccione sono sempre le donne, in particolare le rumene e le cinesi, non certo i clienti maschi che non sono citati(ma con chi vanno queste puttane?),  e che il nostro sceriffo, Milone, assessore alla sicurezza, davanti alla prostituzione alza le mani e dice che bisogna avere pazienza.

Era lui, no?, che qualche mese fa aveva proposto il ritorno al mondo delle case chiuse nella forma degli 'eros center'? E' come se dicesse, alla Fiera dell'Ovvio: vedete, c'avevo ragione io!

Per l'occasione ho scritto La Chanson de Milon, di cui trascrivo alcune strofe:

E' questo il loro destino
esser puttane e madonne
ogni tanto fare un bambino!

E se qualcuna scappa
figlia di paparino
comunque sempre nostra
al gabbio si riporta

Che cosa ci vuoi fare
oltre a ben frignare
questo è lor mestiere!
Alla fine della storia
sotto sotto ogni donna 
nasconde una tro...


"IL PROBLEMA I RESIDENTI PROTESTANO: «E’ DAVVERO VERGOGNOSO»
Tante prostitute. Anche di giorno
A metà mattina già dieci «professioniste» in zona stadio
TORNA il problema delle prostitute in via Firenze e via Matteotti. Anzi, a voler essere precisi, il problema non ha mai smesso di infastidire le tranquille giornate di residenti e passanti. E anche le proteste non accennano ad affievolirsi.
«E’ davvero vergognoso che alle 10.30 del mattino si contino già più di dieci lucciole al lavoro solo passando con la macchina per tornare a casa — spiega G.C., residente della Pietà, che ogni giorno percorre via Matteotti per rincasare — ne ho contate otto solo nei pressi del Ponte alla Vittoria, tutte cinesi, e sono rimasto abbastanza disgustato».
La situazione non migliora certo con l’andare della giornata: nel primo pomeriggio le professioniste del sesso facile ed a pagamento addirittura aumentano. In via Firenze, fra il ponte Petrino e lo stadio, il territorio è di competenze delle rumene, che invece dividono la zona della stazione con le colleghe del celeste impero, in blanda e pacifica concorrenza.
«Sembra quasi che il Comune non voglia trovare una soluzione — spiega Giovanni Cosmo, titolare del Bar Stadio — Per ovvi motivi commerciali mi piacerebbe che ci fossero più transito e meno malviventi o prostitute nei giardini che costeggiano il fiume. L’assurdo è che l’amministrazione mi sta facendo un sacco di storie per via della veranda esterna, che secondo loro rovina il paesaggio. Forse sarò costretto a toglierla, mentre di fronte al bar si vedono situazioni anche più brutte della mia veranda, ma nessuno fa nulla». Spostandoci da via Firenze nei giardini di piazza Stazione la situazione non migliora: «Malgrado tutte le lamentele che abbiamo fatto nei mesi passati le prostitute sono addirittura aumentate — racconta Mario Ferrantini — Ogni tanto viene la polizia, ma non cambia niente: le portano al comando e poi sono costretti a lasciarle andare. Dopo due ore le ritroviamo di nuovo ad esercitare il mestiere più antico del mondo in pieno giorno, come se nulla fosse successo». C’è poi chi si spinge anche oltre nei sospetti:
In parte la situazione era migliorata, qualche mese fa, quando l’assessore alla sicurezza del Comune, Aldo Milone, aveva istituito un presidio fisso con due uomini della polizia municipale in zona: «Cercheremo, di comune accordo con le altre forze dell’ordine — chiude proprio Milone — di avere un occhio di riguardo per via Matteotti e via Firenze, anche se le forze a disposizione non consentono più il presidio stabile. Il problema però non si elimina: al massimo possiamo far sì che le ragazze si spostino in altre zone. Ricordo che la prostituzione non è reato in sé».
Leonardo Montaleni (La Nazione)"


http://primaveradiprato.blogspot.it/2011/07/il-futuro-piccolo-luci-rosse-prato.html

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