giovedì 9 giugno 2011

Pratopartecipa, ovvero come ti metto in riserva

La nascita dei comitati è un sicuro indizio del fallimento o del mal funzionamento della democrazia; sta a indicare che i rappresentanti della politica che diventano sostanza partitica non rappresentano, le scelte non si fanno, si cambiano o si stravolgono, che i programmi politici rimangono nel limbo dell’indeterminatezza, ma più spesso costantemente disattesi.
Dunque, nel quadro della società immobile tesa a perpetuare e difendere i grandi interessi economici di cui i partiti sono espressione, per la difesa di un ambiente che molti tutelano solo a parole o con finalità lucrative, per il rispetto della persona, insomma per una diversa concezione della politica, anche a Prato qualche anno fa si sono costituiti comitati di liberi cittadini. Essi hanno avuto un ruolo decisivo nella politica pratese, portando alla ribalta temi scomodi e capovolgendo scelte che sembravano ormai definitive, come, ne cito una fra tante, il termovalorizzatore alle Pantanelle, la cui costruzione è stata scongiurata. Almeno finora.
Tuttavia dopo le elezioni amministrative del 2009 è avvenuto un cambiamento. Come se dopo aver chiesto di partecipare alle scelte e di determinarle, appagati o piuttosto stanchi delle consuete battaglie, abbiamo visto i comitati scendere dalle barricate e, al fine di ottenere più voce in capitolo, iniziare una sorta di trattativa con le nuove autorità di Centro-Destra, che già in campagna elettorale li aveva corteggiati a tal punto che è voce comune che i comitati abbiano avuto un ruolo fondamentale nel far cadere il governo del Centro Sinistra.
Ora il sindaco li  accontenta organizzando  Pratopartecipa, la costituente dei comitati cittadini; sollecita argomenti e temi su cui discutere, e su questi promette di incontrarli presto, offrendo al contempo, conditi col suo tocco magico di magister elegantiarum, gli strumenti più in voga della democrazia moderna: il sito Internet per avanzare proposte e problemi, una pagina Facebook, e naturalmente la sede.
Nonostante le apparenze, a me tutto questo appare un percorso poco democratico; Pratopartecipa assomiglia alla costruzione di una riserva indiana dove gli apache devono deporre l’ascia, una riserva dove si può solo praticare il gioco di ruolo, giocare a fare il comitato. La costituente partecipativa non può essere sponsorizzata, protetta, sollecitata da chi poi dovrà essere giudicato nel suo operato, per cui si voterà contro, ma più facilmente a favore.
Con Pratopartecipa si vuole dare il patentino ai comitati; chi sta dentro bene, chi sta fuori non è comitato autorizzato?
Insomma, si vuole creare un sistema omologante di controllo anche in questo settore?
A temere l’’effetto riserva’ non bastano le recenti scese in campo per la gestione dei rifiuti, la critica che i comitati muovono a un ennesimo punto disatteso del programma elettorale del Centro-Destra, perché la paura è che al momento giusto qualcuno venga a interrompere il gioco per dire appunto che era un gioco. Sì, si possono fare riunioni, arrabbiarsi, sfilare nelle pubbliche vie,  ma alla fine si decide altrove e in modo diverso.
I comitati non possono manifestarsi ibridamente; nascer spontanei per scuotere la democrazia bugiarda, e poi ringraziare i babbi istituzionali , discreti, eleganti, liberal, per le concessioni, le aperture, la collaborazione…
Chi è ‘indignado’ sta alla Puerta del Sol, non si organizza in palazzo.

Maila Ermini

(Articolo apparso su "Metropoli" venerdì il 3 giugno 2011)

3 commenti:

Paolo A. Sanesi ha detto...

Francamente sono stupefatto dalle dichiarazioni così superficiali di Maila, che giudicavo una persona seria ed impegnata. E domando: come si possono dire certe cose senza conoscere la realtà della Costituente, senza aver mai partecipato ad un incontro, senza sapere neppure di cosa abbiamo parlato, discusso, costruito ? Nonostante i numerosi inviti apparsi in tutti i media locali, sui manifesti,sui vari siti web, mai abbiamo avuto il piacere di avere la presenza di Maila, una sua proposta, un suo consiglio od anche una sua critica costruttiva. Ora, non conoscendo niente della Costituente,della revisione del regolamento, ecc. la sentiamo tuonare dall'alto come chi sa tutto.
Ebbene Maila per conoscere la partecipazione occorre partecipare, esserci, faticare, passare nottate a discutere, altrimenti nella "riserva" rimani rinchiusa tu. E non ci sono alternative: per giudicare bisogna conoscere altrimenti risultiamo solo "superficiali". E di questa specie la nostra città è già ben fornita. Non entro poi nel rispetto dovuto a tante persone che hanno sacrificato il loro tempo impegnandosi, per dare alcuni importanti strumenti alla città. Comunque quando un giorno deciderai di saperne di più ti consiglierò di leggere alcuni articoli dove il Dipartimento governativo della LSE (Londra) e l'UNiversità di Oxford valutano il lavoro della Costituente, come esperimento pilota in Italia.
Ma questo solo quando deciderai di conoscere come stanno realmente le cose.
Paolo A. Sanesi

Anonimo ha detto...

Non entro nel merito della polemica del sig. Sanesi, Maila sa bene se e come rispondere.
Comunque io ho letto questo documento della Costituente sulla partecipazione e, nonostante l'Università di Oxford, mi sembra un ginepraio burocratico. Almeno quello che ho letto sul sito del Comune di Prato.
E poi prima i comitati erano sempre in piazza, ora non più: perché? Non mi sembra che in questi due anni la giunta di Cenni abbia concluso qualcosa, se non tante belle parole, e basta.

Stato Libero

Anonimo ha detto...

La cosa buffa è che i Comitati con Pratopartecipa non c'entrano proprio nulla, quindi non si capisce proprio come sia potuto avvenire l'accostamento.
Io, personalmente, ho pensato di impegnarmi in questo progetto senza vane illusioni e senza grandi aspettative da parte della politica. Questo assieme a quei pochi amici del Coordinamento Comitati Cittadini che , diversamente dagli altri, hanno pensato di spendersi come me. Nel leggere questa panzanella, mi viene da ridere immaginando come si infurierebbero proprio tutti gli altri...
Magari, prima di scrivere publicamente grosse stupidaggini, bisognerebbe un attimo documentarsi sui fatti...

Francesco Fedi - CCC Prato

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