La Notte Bianca di Prato (con Festa del Pane annessa) ha visto la città spaccata in due; anzi forse in qualcosa di diverso: un centro valorizzato e osannato e una periferia, o meglio tutto il territorio fuori le mura, praticamente abbandonato; come se questa parte della città, che è la parte più consistente del territorio, non contasse.
Dunque è necessario un cambio di rotta, perché invece proprio la periferia, anche grazie allo smantellamento del Decentramento degli anni '90, in questi ultimi anni ha vissuto un progressivo degrado e ha bisogno di attenzione.
Inizio con questo articolo una piccola analisi di questa nostra città dimenticata, borgo per borgo, evidenziandone i problemi e le contraddizioni della politica.
Inizio con quello che al momento risulta più d'attualità: Il Soccorso.
Il nome nasce da una leggenda; sembra che nel 1570 una bambina si rifugiasse dalla pioggia sotto un tabernacolo. Nonostante straripassero i fossati, la bambina si salvò. Si pensò quindi a un miracolo della Madonna. La Chiesa di Santa Maria del Soccorso diventò un santuario che avrebbe dovuto accogliere i pellegrini.
Ora servirebbero ben altri miracoli; il quartiere, dopo essere stato selvaggiamente cementificato, è del tutto squalificato, con giardini pubblici al centro di problemi legati allo spaccio e in generale al degrado.
Tra i casamenti passano tranquillamente cavi dell'alta tensione. Un tempo c'era un cinema (ricordo male il nome? Eden?) e ricordo di aver visto lì con mia madre, ero una bambina, "Via col vento".
Al momento è al centro delle questioni cittadine per la ormai nota questione dell'interramento o meno della Declassata che lo sfiora.
In un primo momento la giunta Cenni si era impegnata per l'interramento, poi ha cambiato idea e quindi è entrato in rotta di collisione con il Comitato del Soccorso, uno dei pochi rimasti attivi dopo la strage dei comitati dopo le elezioni del 2009, ma forse perché il comitato è nato successivamente.
Subito la Sinistra se n'è 'impossessato', idealmente si intende: prima il Pd e al momento i vendoliani dell'ALP (attenti agli...ALPINI!) che prossimamente organizzano una serata aperta ai cittadini per dibattere, oltre al sottopasso, anche altri problemi legati a questo quartiere malconcio.
Naturalmente il tutto è in funzione elettorale, ma comunque l'incontro ha valore in quanto si parla di problemi gravi e vuole mettere con le spalle al muro questa giunta di Centro-destra, che oltre il viadotto (ma io ho sempre detto che non lo farà perché ha paura di perdere le elezioni), ci regalerà anche il primo grattacielo costruito da Esselunga al posto di Pratilia.
Peccato che la Sinistra, che si mostra in questa tornata così 'verde' e pro-cittadini, abbia costruito, e parlo solo recentemente, l'Interporto e Parco Prato senza che nessun vendoliano o altro abbia proferito parola, lasciando solo, tra l'altro, un prete rosso come Fulvio Silvestrini nella sua eco-battaglia (un voto non valeva la candela?).
1 commento:
Attenta, che i giovani furbetti ti fregano le idee e le spacciano come proprie. Attenzione agli ALPINI, come li chiami tu...
Come quella di Gonfienti, che nel 2009 grazie a te diventò un argomento conteso da campagna. O le fontanelle dell'acqua, idea che il Cenni ti ha rubato, e ha realizzato pessimamente, però...
Spazio LIbero
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