Mentre mi accingo a prendere la bici per affrontare la città, penso a quanto Prato sia 'città spezzata'.
Non si può capire se si viaggia in macchina, ma solo se a piedi o in bici.
E' una città solcata dalle strade a scorrimento veloce (tangenziale e declassata), dall'autostrada, e tutto è stato fatto in funzione del traffico veicolare, spezzando in varie parti la città, creando ostacoli alla comunicazione cosiddetta alternativa (e qualche volta hanno fatto disastri anche per l'altra, ma molto meno, in confronto).
La tangenziale ha rotto il passaggio da est a ovest e viceversa nella Circoscrizione Sud e Ovest, per cui San Giusto e Grignano sono isolati da Galciana, Vergaio, Casale, eccetera.
Nessun problema a costruire la Multisala e la Grande Coop; mentre il vicino e farraginoso sovrappasso pedonale che si vede nella foto (e con le bici cosa come si fa, si mettono sul montacarichi laterale?) è ancora da finire. Provate un po' a passare alla rotonda con la bici, e poi vedrete...Ne va della vostra vita.
Intanto a Prato i ciclisti continuano a morire investiti. Bravi, bravi, continuate così.
Un mondo di macchine
canterò
un mondo fatto
a misura
di robot...
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