Continuano le follie sull'aeroporto
fiorentino, come si legge in questo articolo che copio da Notizie di Prato. Il
Parco della Piana è sempre più fra noi, insieme alla Città Etrusca di Gonfienti
e alle varie Pantanelle...Quante balle ci raccontano.
Peretola, la
pista parallela costa tre volte più del previsto. Gestri: “Progetto iniziale
pieno di errori”. Costi
aumentati esponenzialmente rispetto ad un progetto iniziale che conterrebbe
errori macroscopici di valutazione. La costruzione della nuova pista
dell’aeroporto di Peretola, secondo il modello parallelo-convergente rispetto
all’autostrada Firenze-Mare, continua a far discutere. A mettere in evidenza le
incongruenze è stato nei giorni scorsi il presidente della Provincia Lamberto
Gestri, intervenuto ad un dibattito di Rete Imprese, alla presenza anche
dell’assessore regionale all’urbanistica Anna Marson.
Il
progetto di Aeroporti di Firenze, validato da Enac a febbraio 2012, prevedeva
costi per 75 milioni, e “infrastrutture molto prossime all’attuale andamento
naturale del terreno”, condizione ritenuta “essenziale per limitare
un’eccessività onerosità del costo del rilevato, nonchè il forte impatto che
questi avrebbe nel territorio interessato”. Nel progetto Adf-Enac viene inoltre
prevista la deviazione del Fosso Reale, seguendo un andamento a slalom di circa
tre chilometri rispetto alla nuova pista. Un tracciato che non convince il
presidente della Provincia Gestri, che parla di errori “macroscopici da un
punto di vista idraulico”. E anche la nuova viabilità di raccordo prevista per
Sesto Fiorentino, presenterebbe delle incongruenze.
Un anno
dopo (febbraio 2013), nell’ambito dell’approvazione della variante al Pit, la
giunta regionale ha imposto una mole di prescrizioni che Adf dovrà osservare in
caso di costruzione di pista parallela convergente. Le opere più grandi
riguardano la costruzione di un tunnel di circa un chilometro per garantire il
collegamento dell’A11 con Sesto Fiorentino, e la deviazione del Fosso Reale con
una diversa e più onerosa sistemazione idraulica della zona, che prevederebbe
anche il rialzamento dell’autostrada in prossimità del casello di Firenze Nord,
necessario per garantire le pendenze minime a far defluire l’acqua. Nelle opere
di mitigazione sono poi previsti interventi ambientali e paesaggistici di
integrazione con il parco della Piana, la bonifica dell’attuale pista, altri
lavori per assicurare la compatibilità con il sistema delle aree naturali protette
(stagni della piana fiorentina, Anpil della Querciola e oasi di Focognano) e
interventi per mitigare rumori e vibrazioni a terra, allo scopo di tutelare,
tra gli altri, anche il Polo scientifico di Sesto Fiorentino, che si troverebbe
a poca distanza dalla nuova pista. Queste prescrizioni farebbero lievitare i
costi in maniera indefinita: Adf ha stimato un aggravio di ulteriori 35-40
milioni, escluse le spese ingenti dello spostamento del Fosso Reale e
includendo nei costi per la nuova viabilità, soltanto quelli per realizzare il
sottopasso nell’ambito della riqualificazione dello svincolo di Sesto
Fiorentino. In definitiva, la nuova pista convergente parallela – ritenuta da
Adf l’unica in grado di determinare uno “sviluppo dei passeggeri tale da garantire
la sostenibilità economica finanziaria degli investimenti” – potrebbe costare
anche oltre 200 milioni di euro, il triplo di quanto previsto un anno e mezzo
fa. (Notizie di Prato).
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