giovedì 27 giugno 2013

Se mi ricandido

Mi chiedono se mi ricandido!
Ma io mi sono già ri-candidata tante volte, nel senso che non ho mai smesso di fare politica.
Non avevo certo bisogno di candidarmi a sindaco, come è stato nel 2009,  per fare politica. E poi, anche con questo blog, questo diario preferisco dire, con questo diario propriamente politico non ho mai smesso.

E non smetterò, anche se non dovessi continuare a scrivere qui.

Per me non c'è discrasia fra il mio cosiddetto lavoro, il teatro, e la politica. Tutto il contrario! 

I miei colleghi -non solo quelli dei teatricchi ma anche dei teatroni - non mi capiscono e mi considerano una assoluta 'fuorigenere'. Alcuni ragazzi, che lavoravano con me in teatro qualche anno fa, mi hanno abbandonata proprio per questo. Preferiscono un altro teatro, quello che, pur con istanze sociali eccetera ecciotera,  va nei circuiti ufficiali, anche nei circuiti non ufficiali ufficiali.

Con me i ragazzi si sentivano fuori da tutto. Anche quando andavamo in giro col teatro ragazzi, ci potevano essere contestazioni (memorabile quella del primo spettacolo sulla Befana, L'amore bum bum, che fu rifiutato perché 'hippie'...), e così non poteva andare. 

E poi io non andavo a fare anticamera dai direttori artistici! Dai politici importanti! Con il progettino giusto, lo spettacolino giusto....Ma come si fa...

Quindi io sono già candidata, sono una 'eterna' candidata della politica (e del teatro), contrariamente a tanti che, sia nel teatro che nella politica, sono candidati del partito, per il posto.  Eccetera ecciotera.

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