mercoledì 5 giugno 2013

#Open-Prato. La città che verrà

Ricevo e volentieri pubblico.
Tuttavia mi piacerebbe chiedere:
1. all'ex-presidente di ALP Diego Blasi, a proposito della città che finora ancora non è,  perché non ha più voluto fare l'incontro-spettacolo su Gonfienti, ormai più di un anno fa, che tanto aveva caldeggiato;
2. perché alcuni fra coloro che vorrebbero un'altra città, una alternativa,  mai si fanno vedere da chi propone e realizza, pur tra mille difficoltà e anche sbagliando a volte, azioni diverse proprio rispetto all'idea di città e di cultura che loro criticano; per es. molti di questi non si sono mai visti al Teatro La Baracca, che da anni porta avanti una diversa idea culturale cittadina, e vive e lotta in periferia a proprie spese (in tutti i sensi!). Ma forse perché noi non siamo 'targati' partiticamente e quindi, in quanto non appartenenti, non siamo funzionali al voto?
3. Ma allora, la partecipazione di cui si parla è solo quella che viene in sostegno, mai quella che diamo? E la 'curiosità' di cui si scrive, è rispetto a cosa?


"L’'iniziativa di giovedì 13 giugno avrà inizio alle ore 20 con un bell'apericena (6 euro) nel cortile del Terminale, proseguendo poi alle 21.30 con l’inizio del confronto.
Dopo il dibattito sarà offerto un dolce, non mancate!

Prato sta subendo profonde trasformazioni nei suoi assetti urbanistici, architettonici e nella mobilità. Trasformazioni che meritano l’attenzione di tutti i cittadini, che nei prossimi anni, saranno travolti dai cambiamenti di un territorio che necessita assolutamente di un ammodernamento e di radicali ristrutturazioni.


Noi, che da sempre siamo curiosi rispetto a ciò che ci circonda, abbiamo deciso di essere co-partecipi di un percorso che dia la possibilità di far parlare soggettività come i comitati, che sul territorio lavorano producendo proposte e alternative rispetto a decenni di politiche incentrate sul consumo improduttivo del suolo pubblico , cementificazione forzata e

riduzione delle aree verdi, aggravate dalla mancanza di diffusione di una cultura civica che spinga verso una mobilità sostenibile e il riuso degli spazi pubblici fatiscenti, che potrebbero invece esser destinati a funzioni sociali e di aggregazione.
Rispetto all’esigenza di ricostruire un territorio, senza alcuna distinzione politica, prima la sinistra e poi la destra, hanno prodotto risposte piuttosto deludenti e conservatrici, definendo i confini di una città chiusa su se stessa e poco coraggiosa.
La prima tappa di questo percorso – che noi intendiamo anche come momento di formazione per l’'associazione e si spera anche per i cittadini – darà la parola al Comitato del Soccorso, che illustrerà le proprie proposte rispetto allo snodo della tangenziale e al progetto messo in campodall’amministrazione comunale, analizzando inoltre la rivoluzione urbanistica che sta interessando tutta la zona. 
Durante l’'incontro saranno proiettate delle diapositive e ci sarà la possibilità di confrontarsi sui problemi insieme ai promotori del comitato.
Abbiamo sentito l’esigenza di collaborare a questa iniziativa per dare voce all'’altra parte della città, quella che non si vede e che spesso non ha rappresentanza".

Assemblea Libertà e Partecipazione
Comitato per la Riqualificazione del Soccorso










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