domenica 9 giugno 2013

Prato: la notte bianca, o meglio, impanata

Ho saputo il prezzo di Fiorella Mannoia per la sua esibizione alla Notte Bianca di Prato.

Ieri sera, in realtà non dovevo andare alla Notte Bianca, ero diretta a Firenze, poi un contrattempo ed è saltata la serata.  Ero così arrabbiata che nemmeno mi ricordavo dell'evento pratese e sono capitata a Prato casualmente, per sbollire la rabbia.

Una bolgia luciferina.

Mentre io mi devo arrampicare sugli specchi per recuperare qualche spicciolo, ecco che arriva Fiorella Mannoia e prende più di sessantamila euro per lei ed il suo gruppo. Roba che io ci campo un anno.

Simili ingiustizie non sono più accettabili, un bel concerto con un nome importante si può fare anche con la metà.

Oppure con lo stesso prezzo, evitando anche troppe spese pubblicitarie, più artisti.

Detesto la Notte Bianca, in generale. Non mi piace la bolgia per le strade che non cammini, la musica ad alto volume, tutta quella roba; nel  caso pratese, è proprio il caso di dirlo,  il panem et circenses.

Ma in realtà oltre la Mannoia, chi c'era? Due gruppetti rock- di cui uno non malissimo - trampolieri e acrobati con un po' di fumogeni e la schiacciata sfornata gratis in Piazza Duomo.

I locali erano aperti, e anche con la gente dentro!

Ai pratesi piace questa roba, è evidente. Anche se sono stati spesi un bel po' di soldini, che importa!

Peccato che mentre il centro è così valorizzato, diciamo così, la periferia langua nel più assoluto dimenticatoio. O forse è un bene?

Appena usciti dalla bolgia dove siamo rimasti un'oretta giusto il tempo di capire cosa accadeva (tra l'altro pericolosa in sé perché se qualcuno si fosse sentito male, non sarebbe stato facile soccorrerlo e i bambini piccoli si sentivano schiacciati e piangevano),  sono tornata in una Prato lontana, vuota, ma non priva di certo fascino.

Comunque i detrattori come me possono dire quello che vogliono, perché gli organizzatori hanno fatto 'centro'. Il popolino vuole questo.

Un punto in più a favore della pur malconcia giunta cenniana, visto che era una chiara festa pre-elettorale.

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