giovedì 29 luglio 2010

Donne, sempre cattive o pazze (isteriche, come termine è preferito)

Non guardo la televisione, chi mi conosce lo sa.
Ma a pranzo, andando ad assistere un po’ mia madre che si è rotta il polso, ne ho subita un po’, era accesa.
Scorrevano voci e immagini di un telegiornale, non so dire quale canale, che emittente.
Però una cosa era chiara: le donne apparivano cattive o pazze.
Una donna francese (grassa, hanno tenuto a dire) che ammazza i propri bambini e li sotterra nel giardino, all’insaputa del bravo marito; una ragazza italiana che abortisce al sesto mese di gravidanza temendo che il bambino non sia sano e invece lo è…
Invece gli uomini erano bravi: in Toscana, la culla della sanità mondiale, un chirurgo uomo compie un meraviglioso o più meravigliosi trapianti alla trachea; il genio matematico che ha perso la memoria, sa quattro lingue e scrive formule sui muri, finalmente è stato identificato, è francese…
Intanto, della mattanza delle donne che continua, nessuno dice nulla. Un'omertà spaventosa. Li chiamano 'omicidi passionali'.
E’ un periodo buio per le donne, anche per quelle ricche e famose, anche per quelle importanti, anche se loro non se ne rendono conto o non vogliono rendersene conto.
La favola è agli sgoccioli, bambine.
M.E.

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