martedì 13 luglio 2010

Pantanelle ancora e ancor di più violentate

Stamani pensavo di andarmi a godere una passeggiata alle Pantanelle.
Sono partita presto.

Un vero e proprio disastro.

I grossi camion che portano inerti (della Prato Scavi, della Toscana Asfalti?) vanno su e giù in continuazione, sfrecciano veloci e pericolosi (insieme alle macchine) portando i loro tesoretti di roccia e sassi al frantoio mobile.

Non si può più definire una zona verde: è piuttosto una zona camion o macchine, senza pietà.

Complimenti. Così il Comune di Prato, che promette tre fontanelline d’acqua buona per la città e così spaccia il suo ambientalismo di facciata e ipocrita, intanto fa i suoi affarucci lasciando devastare una zona verde dai privati.

E ancora parlano di inserire le Pantanelle nel Parco della Piana? Lo sanno i comitati cittadini che per questo lembo verde i commensali hanno già pronto forchetta e coltello? Sono pronti all'abbuffata?

Si evita l'inceneritore, ti danno quest'altro regalino del frantoio mobile.

Sono i soliti amministratori furbetti.

So che i cittadini sono incazzati. Me ne rallegro proprio tanto.

Prima passavano i camion che andavano al depuratore del Calice; ora questi…E molto presto al mattino: come farà la gente a dormire?

C'è ancora in sospeso la questione del business degli impianti fotovoltaici, proposto dal Consorzio Calice, in cambio di lavori per 2 milioni di euro: il Comune che farà? Dirà di no?

Non permetteremo che questa zona così bella venga violentata. Come hanno fatto per quella contigua delle Vanne, dove passeggiare non si può più, né andare in bici e la strada cade a pezzi...
Saremo vigili- senza tregua - e vi terremo informati.

M.E.
P.S. Intanto la piccola voragine di cui vi ho scritto nei giorni scorsi prodotta proprio dal selvaggio correre dei camion, è stata almeno protetta da un cartello di lavori. Fra due anni sarà risanata.

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