martedì 6 luglio 2010

Femicidio

Dunque ogni giorno si registra una donna ammazzata in Italia da un uomo. Oggi a Mestre.
L’uomo, nel suo egoismo, rifiuta la legge e ribadisce la sua volontà di violenza e dominio sulla donna. Sceglie di ammazzare sé stesso, ma ribadisce questo suo smisurato, folle brutale atto di volontà, rifiutando la volontà dell'altro. In questo caso il suicidio è davvero un atto di estrema affermazione di sé.
Un sé senza pro-gettualità, e senza amore o pietà. La crudeltà è questa.
Le donne devono reagire, in qualche modo. Quante volte l'abbiamo detto?
Ma anche gli uomini, attraverso la cultura, l’educazione sentimentale, attraverso un altro modo di essere uomini.
Dunque, a parte tutte le leggi, che sono necessarie, tuttavia bisogna attuare un programma di educazione profonda, a partire dalle scuole. Un tentativo in questo senso può essere praticato.
Una nuova concezione del maschio è auspicabile.
In Spagna l’ha capito Zapatero che attraverso un programma specifico è riuscito a ridurre drasticamente il massacro, il femicidio.
Che l’Italia sia un paese in crisi profonda si vede anche da qui.

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