Una notizia che crediamo significativa, da Il Tirreno di Pistoia.
Incontro alla Fabbrica delle emozioni
Un centro per aiutare gli uomini violenti
PISTOIA. Nell’ambito delle iniziative sul tema della violenza sulle donne, nei giorni scorsi si è tenuto a Pistoia, nello spazio convegni della Fabbrica delle Emozioni, alle Fornaci, un incontro nel quale è stata presentata l’azione del Centro ascolto uomini maltrattanti (Cam). Il Centro (che risponde al numero 3398926550) ha l’obbiettivo di aiutare gli uomini autori di maltrattamenti a prendere coscienza del loro problema e a modificare il loro comportamento, e si propone per essere un luogo di riferimento per coloro che vogliono intraprendere un percorso di cambiamento ed assumersi la responsabilità dei loro comportamenti. L’incontro, organizzato dalla dottoressa Federica Taddei, del Centro antiviolenza “Aiuto Donna” e dalla questura di Pistoia, era rivolto agli operatori del settore. Per la questura erano presenti il capo della Squadra Mobile Antonio Fusco ed il responsabile della sezione reati contro i soggetti deboli, l’ispettore capo Severina Romano. «L’azione dell’autorità giudiziaria e delle forze di polizia - ha spiegato Fusco - è molto importante perché interviene a difesa della vittima, ma è altrettanto importante intervenire anche sull’autore del maltrattamento, indirizzandolo verso un percorso di recupero con adeguato sostegno psicologico, poiché consente di ridurre la minaccia ed il rischio di recidiva, che per questo tipo di reati è stato calcolato nell’ordine di circa il 70% nei due anni successivi».
Un centro per aiutare gli uomini violenti
PISTOIA. Nell’ambito delle iniziative sul tema della violenza sulle donne, nei giorni scorsi si è tenuto a Pistoia, nello spazio convegni della Fabbrica delle Emozioni, alle Fornaci, un incontro nel quale è stata presentata l’azione del Centro ascolto uomini maltrattanti (Cam). Il Centro (che risponde al numero 3398926550) ha l’obbiettivo di aiutare gli uomini autori di maltrattamenti a prendere coscienza del loro problema e a modificare il loro comportamento, e si propone per essere un luogo di riferimento per coloro che vogliono intraprendere un percorso di cambiamento ed assumersi la responsabilità dei loro comportamenti. L’incontro, organizzato dalla dottoressa Federica Taddei, del Centro antiviolenza “Aiuto Donna” e dalla questura di Pistoia, era rivolto agli operatori del settore. Per la questura erano presenti il capo della Squadra Mobile Antonio Fusco ed il responsabile della sezione reati contro i soggetti deboli, l’ispettore capo Severina Romano. «L’azione dell’autorità giudiziaria e delle forze di polizia - ha spiegato Fusco - è molto importante perché interviene a difesa della vittima, ma è altrettanto importante intervenire anche sull’autore del maltrattamento, indirizzandolo verso un percorso di recupero con adeguato sostegno psicologico, poiché consente di ridurre la minaccia ed il rischio di recidiva, che per questo tipo di reati è stato calcolato nell’ordine di circa il 70% nei due anni successivi».
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