martedì 6 luglio 2010

DUE MONDI

Ieri sera sono andata a vedere i due mondi politici pratesi:
il Sindaco Cenni con la sua schiera di giornalisti, nel salotto bello della Biblioteca Lazzeriniana; e l’opposizione, con la sua festa dell’Unità e il Presidente della Regione Rossi, a Maliseti.
Non sono andata tanto per ascoltare i loro discorsi, una volta tanto, quanto per capire la differenza, l’ambiente, guardare le persone che c’erano.
Gli ambienti erano apparentemente diversi: da Cenni, scortato da Umberto Cecchi e Mascambruno direttore de La Nazione, l’ambiente era elegante, gli uomini in giacca e cravatta, le donne, soprattutto quelle del governo locale, le donne-extension- vestite riccamente e profumate; un clima non proprio di festa, ma quasi di controllo e da conta, lievemente ‘pesante’, da cui sono scappata quasi subito, perché anche le parole che vi si dicevano, erano quelle che si dicono d’estate, che passano, proprio come in uno spettacolo d’intrattenimento, scimmiottante la Versiliana o uno studio televisivo...(anche se le luci erano fatte male, cupe, ma chi gliel'ha messe?);
dall’altra parte un clima popolare e più apparentemente festaiolo, con i cinesi contenti (ai cinesi la Festa dell’Unità con tutto quel mercato piace tantissimo), Rossi rilassato sul palco, ma con parole velatamente dure contro alcuni imprenditori, attorniato da tutto lo staff del Centro-Sinistra. Lievemente antipatichello (tipico dell'uomo di Centro-Sinistra dalemiota).
Lì sono rimasta cinque minuti in più, perché si parlava del Polo Espositivo (ormai ‘perduto’ - come faremo senza le fiere a Prato?); si parlava delle Cascine di Tavola, che il Rossi è favorevole al suo recupero, eccetera, ma che aspetta progetti, che ancora non ha visto (ma davvero? Nessuno gli ha presentato un progettino per le Cascine di Tavola?). Era più preparato, com’era ovvio, sulla questione ospedaliera e difendeva la scelta del nuovo ospedale di Prato; insomma la sua politica.
Nel pubblico, sia di qua e di là, non ho visto entusiasmo. Anzi il pubblico era parecchio depresso.
Il Cenni è chiaramente in calo di consenso, com’è fisiologico ed era prevedibile; dopo un anno di governo, questa giunta non ha combinato niente; non si parla che di cinesi e di tagli, tagli tagli economici. I berluscones non fanno altro che deprimere la città! La sensazione? E' che il Cenni non possa né voglia decidere niente. Che sia un sindaco, un 'bel' sindaco da mostrare.
Dall’altra parte si percepiva un profondo senso di rabbia e smarrimento, per aver ‘perso’ Prato. E la voglia di riconquistarla. Ce la faranno? Si stanno già organizzando, stanno cercando di reagire. La strada è tutta in salita, anche perché non si vedono contenuti diversi da quelli di sempre…(Costruire cementificare costruire cementificare!).
La Politica se n’è andata, e andata via bene.
Nessuna donna era sul palco, ma tutte di cornice. Tutte obbedienti o attraenti o tutt’e due. Come lo sono anche quando le mettono sul palco.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

che serata noiosa, certo perdere tempo seguendo questi politucoli...meno male che ci sono questi post che introducono un dibattito estremamente alto: tipo se sia meglio la donna profumata o quella sudata perchè ha fatto la volontaria in pizzeria, oppure se sia più divertente l'antipatichello rossi o l'elegante cenni (pur illuminato male)...le donne poi fanno da cornice, a parte quando scrivono di alti argomenti. Sì, il commento è polemico, e rivolto soprattutto contro i comitati silenti, è un silenzio assordante il vostro e piuttosto sospetto. In particolare Sanesi che fa il capo del popolo partecipativo è francamente ridicolo.

Anonimo ha detto...

A parte l'attacco ai comitati, è difficile capire cosa hai scritto. Evidentemente sei maschio, questo, che sono maschio anch'io lo capisco, e ce l'hai con le donne che hanno un po' di cervello. Che naturalmente non deve essere troppo superiore a quello del maschio.

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