lunedì 5 luglio 2010

Allarme Calice e Pantanelle

Cosa succede al Calice, alla zona che nella notte di Natale 2009 è stata oggetto di una ennesima alluvione.
Al di là delle pseudo-notizie confortanti che appaiono sui giornali e sui rimborsi, ultimi quelli regionali, agli alluvionati - che sembrano piuttosto buoni per metterli a tacere -, questa è la situazione al momento:
1. gli argini del torrente Calice non sono stati ancora messi in sicurezza;
2. ci sono ancora famiglie che sono in affitto nelle case popolari (pur disponendo di casa propria) a 450 Euro al mese;
3. con la costruzione della Tangenziale Ovest, di fatto la zona è imprigionata da barriere ai quattro lati come a formare uno stagno, pronto per essere allagato;
4. gli abitanti della zona hanno la sensazione di essere abbandonati; forse, pensano, qualcuno vuole esasperali affinché se ne vadano?
5. i camion della Prato Scavi sfrecciano pericolosamente sulla strada, incuranti di tutto e senza controllo;
6. sulla strada si è formata una piccola (15 cm di diametro) ma profonda voragine che rischia di allargarsi con il passaggio dei mezzi pesanti;
7. la zona delle Pantanelle e del Calice viene lentamente, subdolamente trasformata e cementificata, oltre che inquinata, sempre più inquinata. (Tra l'altro si continua a irrigare i campi con l'acqua del depuratore del Calice, tra l'indifferenza di tutti!).
Una volta che gli abitanti se ne saranno andati, lungo la tangenziale costruiranno le orrende mastodontiche fabbriche come accade a Vergaio?
L'aver scongiurato la folle costruzione di un termovalorizzatore non salva la zona; l'ambiente è a rischio, anzi già compromesso, e curato solo da anziani che vengono progressivamente isolati.
Dunque: Primavera di Prato lancia un nuovo allarme nei confronti di quella zona e teme 'manovre' di cui non conosce l'entità, ma che sono desumibili dalle testimonianze dei cittadini e a occhio nudo, solo che si voglia vedere.
Noi saremo vigili e non permetteremo ulteriori scempi.
Ancora una volta il Parco della Piana (con l'inclusione delle Pantanelle) è una beffa e la tutela dell'ambiente una favola elettoralistica a uso e consumo della nullità delle amministrazioni attuali, il cui vero scopo sembra quello di organizzare, legalizzare, promuovere affari (sotto l'egida retorica del 'lavoro' e della 'crisi').

1 commento:

Anonimo ha detto...

Cenni,
er sindaco colabrodo...
e Mondanelli,
un medico in fanghiglia,
(la majetta de Bertolaso ora undó te la metti?)

Attenti a que'due...!

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