mercoledì 30 marzo 2011

A chi servono profughi e clandestini, ovvero alcuni consigli per la cosiddetta Sinistra

E' ormai chiaro a chi servono i nuovi profughi e, soprattutto, i clandestini nordafricani.
Alla Destra.  Essa se ne ciba abbondantemente per la propria esistenza, su di essi sulle loro sciagure, sulle nostre paure, continua a proliferare, e non solo la Lega. E' un gioco squallido, bestiale. Non ha nessun vero interesse a fermarli.
Il clandestino che spinge alla porta di casa è quello che ci vuole per salire nelle stanze del potere, la Destra per questo è chiamata a governare dai cittadini impauriti. Pensateci voi.
Dunque viene da sospettare della gestione di queste persone da parte di un ministro come Maroni, che a questo punto, per come ha trattato l'isola di Pantelleria, dovrebbe dimettersi.
Quando gli albanesi arrivarono sulle coste pugliesi, il governo italiano in breve tempo agì e non li sfruttò elettoralmente. Erano gli anni novanta. Il governo italiano andò dagli albanesi  strinse accordi, dette sostegno e fece anche un bel po' di affari.
Ora tutto è cambiato, e l'assessorino Silli fa la voce grossa con Rossi, e dice che non vuole nemmeno dieci disperati a Prato. Continua l'abile propaganda del governo locale e, se non cambiano le cose, l'assessorino farà carriera.
E' su questo che la Sinistra gioca il suo futuro, e se non lo capisce, a Prato perderà di nuovo le elezioni. E nel Nord-Est riprenderà forza la Lega, e così via.
E' su questo punto che si gioca il nostro futuro politico, sia a livello locale che nazionale. La Sinistra non può parlare come il Papa; deve tener conto delle paure irrazionali, della grettezza della propria popolazione, e che non tutti sono pronti e bravi come loro ad 'accettare' il diverso. Che è molto facile per uno come Silli parlare come parla, oltre che da irresponsabile, ma la gente, la massa sta dalla sua parte. La gente sta con uno come Milone, che proprio la cosiddetta Sinistra ha portato dove sta e che si fa bello dei successi coi cinesi, senza però dire tutta la verità: che è la crisi che li sta decimando a Prato, non solo i controlli di polizia.
Dunque, signori, sbrigatevi ad attuare una strategia diversa, senza timore, altrimenti non tornerete, né andrete da nessuna parte: come la precedente, e più della precedente la prossima campagna elettorale si baserà sulla questione immigrati.

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