venerdì 11 marzo 2011

Lo strano caso libico


(Riceviamo e pubblichiamo l'articolo di Giorgio Menon.  Pur non essendo completamente d'accordo con le sue parole, esso offre diversi e interessanti punti di riflessione e approfondimento).

Se vogliamo ragionare sul caso Libia abbiamo diversi e contradditori indizi sul campo.
Una notizia diffusa in questi ultimi giorni da Al Jazeera afferma che in aiuto al leader libico sarebbero arrivati diversi mercenari africani reclutati da Israele.
Al Jazeera è finanziata dal Quatar, che ha in simpatia tanto l'Iran che Hamas. Non mi pare possa essere sospettata di sentimenti proisraeliani, no? [1]
Il 18 febbraio, secondo Al Jazeera, si sarebbe tenuta una riunione tra il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyau, il ministro della Difesa Ehud Barak e quello degli Esteri Avigdor Lieberman. Nel corso del vertice segreto, si sarebbe deciso di incaricare il generale Israel Zef (direttore di una società di sicurezza, la Global CTS) di dirigere le operazioni di reclutamento di un gruppo di ex militari provenienti da paesi dell'Africa centrale da impiegare in Libia nella difesa del regime sotto attacco. L'accordo prevede il pagamento di una diaria di $2000 per ogni mercenario di cui solo 100$ andrebbero nelle sue tasche, ed il resto verrebbe intascato dalla Global CTS. [2]
Il motivo per cui Israele farebbe da guardaspalle a Gheddafi è probabilmente la paura che dalle ceneri del suo governo nasca un Paese retto da un regime islamista molto vicino ad Hamas. Se fosse così allora alcune cose si spiegherebbero meglio. L'Iran è il terzo produttore mondiale di petrolio, la Libia è il nono e possiede nel suo sottosuolo i più vasti giacimenti dell'intera Africa. Se, a seguito del rovesciamento di Gheddafi, prendesse piede un governo similmente teocratico, la loro influenza sul mercato energetico potrebbe preoccupare i cantori del Libero Mercato e della Globalizzazione.
I mercenari assunti dall'una e dall'altra parte non verrebbero comunque mai processati grazie all'intervento USA[3], geloso custode e garante dei propri contractors (Blackwater e co.), bracci armati della CIA secondo Peacereport. [4]
Ma se Al Jazeera e Presstv (quest'ultima sotto diretto controllo di Ahmadinejad) parlano di 50.000 mercenari arruolati, Human Rights Watch afferma categoricamente che non esiste nessun mercenario in suolo libico. I 156 combattenti pro-Gheddafi arrestati ad Al Bayda dai rivoltosi non sono mercenari del Ciad ma libici del sud, quindi con la pelle molto scura.[5]
Il motivo della loro fedeltà a Gheddafi sta tutta nella sua lotta contro le discriminazioni cui sono da sempre soggetti. Gheddafi è il principale sostenitore dell'internazionalismo panafricano; gli Stati Uniti d'Africa metterebbero fine, secondo il Rais, alle innumerevoli diatribe tribali sostenute da governi corrotti e filoccidentali per favorire una rinascita economica e spirituale dell'Africa, da sempre meta dei saccheggi europei prima e americani dopo.
Un po' come Tito riuscì a mantenere in vita una repubblica distante tanto dall'URSS che da fondamentalismi etnici, Gheddafi è riuscito in questi decenni a mantenere una relativa pace tra le varie etnie. E a sfavorire il neanche tanto latente odio verso gli africani da parte degli arabi. Al punto di chiedere pubblicamente scusa per avere tratto in schiavitù e venduto bambini africani. "Mi pento di ciò che fecero gli arabi…portarono bambini africani nel Nord Africa per renderli schiavi e venderli come animali. Mi vergogno di quelle pratiche. Mi scuso di tutto questo"[6]
Ovviamente ci si aspetta un'analoga dichiarazione da parte portoghese, inglese, spagnola, danese, olandese, svedese e francese; vedi questo mio vecchio articolo sulla tratta degli africani (Middle Passage). [7]
E così mentre Gheddafi viene accusato di avere causato migliaia di morti (mai documentate) e viene istruito da parte del tribunale internazionae dell'Aja un processo nei suoi confronti, gli insorti sono a loro volta accusati di crimini contro l'umanità per avere iniziato una pesante pulizia etnica contro chiunque abbia la pelle più nera della loro. Si parla di almeno 200 vittime di provenienza sub-sahariana rapiti, derubati e picchiati a morte o lasciati morire nel deserto. [8]
Alcuni vedono un parallelo tra Gheddafi e Saddam Hussein: la fine dei due dittatori sembra sia stata pianificata per impossessarsi delle riserve energetiche. Anche se la tesi in generale è ragionevole, ho il sospetto che le cose non siano proprio così come sembrano. Diversamente da Saddam, Gheddafi non ha mai pensato ad azioni pericolose per gli USA come sbarazzarsi delle riserve in dollari o commerciare petrolio in euro. [9]
Al contrario, Gheddafi ha sempre venduto il petrolio libico senza problemi di sorta a chiunque glielo pagasse. Finora, ma non è detto che a questo punto non cambi idea. Girano alcune notizie secondo cui avrebbe intenzione, per pura vendetta, di vendere tutto il suo petrolio a Cina e India.[10]
Se vogliamo dirla tutta il Rais ha fatto di tutto per essere conciliante con i padroni del vapore. Prendiamo l'episodio di Lockerbie, ad esempio. La solita montatura mediatica voleva i libici responsabili del disastro, nonostante le prove indicassero tutt'altro. Gheddafi si prese la responsabilità dell'attentato per essere riammesso nei salotti buoni della politica internazionale.
Mustafa Abdel-Jalil, ex ministro libico della giustizia, con un tempismo assolutamente perfetto adesso dichiara di avere le prove che ad organizzare l'attentato del volo PanAm 103 fu proprio Gheddafi. Musica per le orecchie dei governanti Usa ed UK, suonata senza offrire uno straccio di prova a sostegno. Nel frattempo Abdel-Jalil viene già chiamato "il Presidente", essendosi distinto nella formazione del nuovo Consiglio Nazionale Libico. E dichiara solennemente che il nuovo governo sarà di chiaro stampo islamista. [11]
Ma torniamo al caso Lockerbie. La persona che maggiormente contribuì alle investigazioni che portarono sul banco degli imputati agenti libici fu Vincent Cannistraro. Negli anni '80 era un ufficiale della CIA impegnato nella brutale repressione Iran-Contras. Nel 1986 fu incaricato di "destabilizzare la Libia e distruggere Gheddafi", quindi venne messo a capo della commissione sul caso Lockerbie.[12]
E così nonostante Lord Peter Frazer (avvocato di Al-Megrahi) dimostrasse che Tony Gauci (il principale testimone contro il suo difeso) era stato manovrato dalla CIA ed aveva incassato 2 milioni di dollari per il servizio reso, l'accusa riusciva a far accettare la tesi dei convolgimenti dei servizi libici.
Gheddafi dopo qualche tentennamento acconsentì ad indennizzare con 10 milioni di dollari ognuna delle 270 famiglie che persero i propri cari in quell'attentato. Non fu colpa sua, ma acconsentì per togliersi di torno le sanzioni e quell'insistente battage mediatico che lo dipingeva come un mostro.
In realtà tolse le castagne dal fuoco a Iran e USA. Sì, perchè pare che l'attentato di Lockerbie fosse la risposta all'uccisione di 290 passeggeri del volo 655 della Iran Air da parte dell'incrociatore Vincennes della marina militare americana, il 3 Luglio 1988.
Nelle parole del primo ministro Shukri Ghanem, la Libia voleva "comprare la pace. Dopo le sanzioni fummo costretti ad affrontare problemi economici, e pensammo che fosse più facile per noi comprare la pace. Ecco perchè fummo d'accordo nel pagare gli indennizzi."[13]
Non erano responsabili ma pagarono. E oggi Iran e USA stanno entrambi accusando Gheddafi di crimini contro l'umanità, e di usare 50.000 mercenari africani per sterminare gli insorti. D'accordo con Israele, per giunta.
Non lo trovate un po' strano? Forse Iran, USA e Israele stanno contemporaneamente convergendo i loro interessi su quei territori.
E se per caso al Rais venisse voglia di raccontare quello che sa su Lockerbie e su Ustica, ad esempio?
[1]http://it.peacereporter.net/articolo/27153/Libia,+Al+Jazeera:+'nuovi+mercenari+in+arrivo+dal+Niger'
[2]http://www.presstv.ir/detail/167814.html
[3]http://www.america24.com/news/mercenari-libia-non-perseguibili-crimini-di-guerra
[4]http://it.peacereporter.net/articolo/19325/Stati+Uniti,+'Blackwater+estensione+della+Cia'
[5]http://www.rnw.nl/africa/article/hrw-no-mercenaries-eastern-libya-0
[6]http://www.presstv.ir/detail/146302.html
[7]http://www.appelloalpopolo.it/?p=1248
[8]http://somalilandpress.com/libya-rebels-execute-black-immigrants-while-forces-kidnap-others-20586
[9]http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,998512,00.html
[10]http://www.wallstreetitalia.com/article.aspx?IdPage=1089625
[11]http://newsinfo.inquirer.net/breakingnews/world/view/20110227-322463/Libya-ex-minister-announces-transitional-government
[12]http://www.lockerbietruth.com/
[13]http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/politics/3515589.stm

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